"Lipari è il momento di voltare pagina"

"Lipari è il momento di voltare pagina" Riceviamo da Pino Portelli e pubblichiamo: In questi ultimi anni siamo stati testimoni impassibili di manifestazioni gravissime contro la libertà di ciascuno di noi attraverso la barbara soppressione dei più fondamentali diritti il tutto ovviamente e palesemente contrario allo spirito della nostra costituzione nella quale prevale sempre e comunque la dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali senza i quali, risulta impossibile vivere come esseri umani. “Limitazione del diritto di nascita, limitazione del diritto allo studio, furti, omicidi, ambulanti incivili (residenti e non) irrispettose che si arrogano il diritto di appropriarsi di spazi pubblici inidonei sporcando (e non solo) dappertutto, il tutto ovviamente non oso immaginare con il beneplacito dei tutori dell’ordine -disordine pubblico, taglio dei collegamenti marittimi, locali di pompaggio dei liquami del depuratore previsti a Canneto zona Unci una delle più belle baie del mondo, artigiani depredati etc..etc..” Il quadro diventa ancor più desolante e angosciante se consideriamo di vivere in una società impaurita, priva di dignità sottomessa e, come i muli terrorizzata ad arte. È oramai acclarato come la mente umana sia capace di mentire a se stessa, (fenomeno dell’autoinganno ) per cui si ritiene normale dire che le cose vanno male sempre e comunque per colpa degli altri ecco allora che, adagiandosi a questo fenomeno. quel blocco di potere nonostante i lunghi anni di amministrazione sbiadite e fallimentari che hanno fatto perdere a queste isole importantissime occasioni di sviluppo, SI RIPROPONE calza alla grande dunque quell’antico detto “. Ma si un ficiru pira quannu eranu pirari!!!” A rende questo quadro ancor più desolante folle e tristemente raccapricciante, è rappresentato da tutta quella corte di sudditi, servi ruffiani escrementi umanoidi, imbecilli sempre pronti a piegarsi sul loro opportunismo privato, prediligendo le porcate invereconde, la sudditanza, la dipendenza la perversione morale ad una analisi oggettiva dello stato delle cose, nel nome del bene comune. Occorre proporre un nuovo progetto intriso di entusiasmo di innovazione,di coraggio e di apertura al futuro. entusiasmo che solo la sfrontatezza della gioventù (quella giusta …preparata) può portare e dalla quale possono nascere spesso le migliori intuizioni per il futuro. Basta con le solite facce basta con queste nullità strutturate che hanno affossato per lungo tempo queste isole abbattiamoli , spazziamo via questa vecchia nomenclatura oramai divenuta un carcinoma metastatico per la nostra democrazia. Volti nuovi sempre pronti a metterci oltre la faccia anche una prorompente energia esplosiva termine significativo usato spessissimo dal mister ( L.D.B. ) nella sua palestra di boxe. È proprio nei momenti peggiori quando non si intravede alcuna speranza che dovrebbe uscire fuori inaspettatamente quel guizzo di dignità e di amor proprio, che ci dovrebbe rendere unici, che ci permette di voltare pagina con convinzione , serietà, decisione, per la costruzione di un futuro migliore con la coscienza che il periodo vacche grasse è terminato,come spesso ci ricorda il dirigente Francesco Subba…. abbattiamo questo muro di vergogna, di menzogna che, da troppo tempo, oscura l’orizzonte e ne compromette ogni residua felicità. Le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi . Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee,vuol dire o che le sue idee non valgono niente, o non vale niente lui…….

a cura di Peppe Paino