La Prestigiacomo non cambia idea

La Prestigiacomo non cambia idea Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- Dopo il convegno di ieri dal titolo : “ Il Parco Nazionale delle Isole Eolie, profili giuridici, tecnici, ambientali, sociali ed economici”, ora c’è chi si chiede a cosa sia servita la recente seduta del Consiglio comunale nella quale è stato bocciato con i voti di dieci consiglieri “il parco nazionale così come predisposto dal Ministero e della Regione”. L’interrogativo è lecito dal momento che non è stato ancora predisposto, abbozzato e varato ufficialmente nulla di nulla. Finito, si spera, il processo alle intenzioni, alimentato da una raccolta di 4.055 firme ma anche da uno sfrenato populismo che rischia di generare disordini è ora che inizi un serio confronto. Del resto, il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervenuta ieri a quello che lei ha definito un primo incontro, è stata abbastanza chiara: “ Il Parco lo dobbiamo rendere operativo, mi auguro con il consenso del territorio, entro la legislatura. E’ vero che c’è una legge che risente dei suoi vent’anni ma è il buon senso che deve ispirarci e non ci possono essere pregiudizi”. Il Ministro, nel ribadire ai più scettici che tutto il ricco regime vincolistico in vigore nell’arcipelago, riserve comprese, verrebbe assorbito dal Parco ha annunciato che parteciperà, nell’ambito di un percorso finalizzato, ad un Consiglio comunale allargato ai rappresentanti della Regione nel quale si dovranno presentare ipotesi di perimetrazione e di regolamento in modo tale da cominciare a ragionare con la gente su proposte concrete per sgomberare il campo da tutti i dubbi. “ Dobbiamo entrare nella filosofia del Parco”- ha aggiunto il ministro semiresidente a Panarea. “Dobbiamo capire che la conservazione del territorio, che non è la negazione dello sviluppo, è la strada da seguire”. Il Ministro che in risposta ad una domanda della presidente del club Unesco, Angela Mazziotta, ha assicurato che sarà esaminata la compatibilità o meno del megaporto con il Parco, ha anche detto, esattamente un anno dopo dagli impegni diretti assunti a Santa Marina Salina, agli ex lavoratori della Pumex ancora in balia delle volontà regionali, che per loro era stato previsto un inserimento nel Parco ma che visti i tempi ( se ne parlerà tra più di un anno) è meglio trovare al più presto, anche con il suo sostegno, delle alternative. Il senatore Antonio D’Ali, presidente della XIII Commissione Territorio, Ambiente e Beni ambientali ha annunciato che la revisione della legge 394, così come chiedono le associazioni dei cacciatori, come di quella sulle aree marine protette è stata già avviata dal parlamento. “Sono leggi di vent’anni fa- ha dichiarato D’Alì- cioè di quando vigeva un altro concetto di regime vincolistico. E la riforma della 394 deve ma anche della Regione e degli enti locali per le attività istituzionali e promozionali degli enti parco. “La Regione Siciliana- ha inoltre detto il presidente della XIII commissione- non deve assumere l’atteggiamento del Giano bifronte come accaduto per le Egadi che dopo il voto contrario di un Consiglio comunale al parco, ha presentato la questione all’Ars. Occorrono chiarezza e coerenza”. Tra gli interventi è stato particolarmente apprezzato quello di Franco Bonanini, presidente del prestigioso Parco Nazionale delle Cinque Terre, sito Unesco. “ Se fate il Parco pretendete che sia inserito un nostro articolo: che tutte le risorse disponibili,in termini occupazionali, vadano al vostro territorio. Per il resto, quello dei coltivatori è un problema falso, la legge sui parchi non proibisce nulla. E’ un problema, invece, quello dei cacciatori da risolvere insieme”. Il sindaco Mariano Bruno, su proposta del suo consulente Gianfranco Guarino ha chiesto che, nelle more della più complessa operazione legata alla realizzazione del Parco Nazionale, si possa istituire il Parco dei Vulcani, per la valorizzazione, prima di tutto, di quegli elementi che hanno fatto si che le Eolie venissero dichiarate sito Unesco. La Prestigiacomo ha liquidato in fretta la questione “ma con il capo di gabinetto dell’assessorato Territorio e Ambiente Giovanni Arnone- ha detto il Sindaco- c’è l’intesa per un percorso che potrebbe portare alla nascita di un unico “Parco Nazionale vulcanologico delle Isole Eolie”. Dalla tutela del territorio al Piano casa della regione. I piccoli interventi di ampliamento si possono realizzare anche nelle vincolatissime isole del comune di Lipari. La delibera è stata depositata all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale che ha otto giorni di tempo ( i termini scadono il 26 luglio) per approvarla.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/18/2010

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