Maltempo: a Saponara tre morti e un disperso

Maltempo: a Saponara tre morti e un disperso Gazzetta del Sud Tonino Battaglia SAPONARA Un'ecatombe: tre morti e una donna dispersa a Saponara. La bomba d'acqua che si è abbattuta ieri pomeriggio sul centro tirrenico di Saponara ha avuto effetti devastanti non solo su un territorio già debole dal punto di vista idrogeologico, ma sulla popolazione inerme che ha vissuto sulla propria pelle una tragedia che si rinnova nel Messinese dopo quella che sconvolse la città dello Stretto l'1 ottobre del 2009, due anni fa, quando 37 persone persero la vita nell'alluvione tra Scalettta e Giampilieri. Colpita al cuore la frazione Scarcelli, a pochi chilometri dal centro cittadino, dove una grossa frana si è abbattuta, intorno alle 17, su un complesso di abitazioni, molto vicine tra loro e collegate da stretti anfratti e viuzze. Terribile il bilancio. Per primo è stato trovato il corpo di un bimbo di appena 10 anni, Luca Vinci, estratto senza vita a tarda sera fra le macerie e il fango dai soccorritori. Non si hanno, ancora, notizie della giovane madre con la quale viveva in quest'abitazione in affitto e ovviamente, tutto il paese si è mobilitato anche di notte nella ricerca. Ma la grossa mole di fango e detriti, sotto la pressione di una pioggia incessante, non si è fermata qui, ma ha travolto anche la casa accanto a quella in cui si trovava il piccolo: qui hanno perso la vita Luigi Valla, 55 anni, operaio alle Acciaierie di Giammoro, e il figlio Giuseppe, 25. Sono stati sorpresi da una vera e propria tempesta di fango e detriti che ha sfondato il tetto, travolgendo ogni cosa. La moglie, Rosetta Arrigo, 50 anni, ha fatto appena in tempo ad arrampicarsi sul balcone di una casa vicina, riuscendo così a sottrarsi al fiume di fango: è stata salvata dagli uomini della protezione civile e dei vigili del fuoco. Padre e figlio, invece, sono stati inghiottiti da quella montagna di fango che nel giro di pochi minuti ha devastato tutta la frazione. Nella notte sono proseguite senza osta le ricerche della giovane madre del piccolo Luca e di altri eventuali dispersi. È una lotta contro il tempo da parte della task force intervenuta ieri a Saponara, composta da carabinieri, vigili del fuoco, protezione civili, tecnici della provincia, operai comunali ma, soprattutto, tanti cittadini, in particolare giovani, che senza sosta lavorano da ieri pomeriggio per ritrovare le persone che mancavano all'appello. «Una catastrofe – ha affermato il vicesindaco di Saponara Giuseppe Merlino – che genera un dolore infinito». Molte delle abitazioni di Scarcelli hanno subito forti danni, lesioni. Ma il dramma si è vissuto anche per le strade del centro di Saponara, via Castello, via Kennedy dove almeno cinque persone sono state tratte in salvo dai carabinieri mentre erano intrappolate sulle loro auto. Oggi sarà il giorno del dolore per il piccolo Luca, e per Luigi e Giuseppe Valla, ma soprattutto della ripresa spasmodica delle ricerche di Piera Vinci, la mamma del bimbo ucciso dal fango. L'ennesima tragedia in provincia di Messina pone sempre la stessa domanda retorica ma necessaria: tutto questo si poteva evitare? Drammatica notte avant'ieri anche a Pellegrino di Monforte San Giorgio: un dipendente comunale, Salvatore Lisa, 59 anni, mentre effettuava lavori di pronto intervento a bordo di una pala meccanica, è stato investito da una frana ed è precipitato nel sottostante burrone. È stato raggiunto e soccorso in nottata dai volontari. Ha riportato alcune fratture. Se la caverà. Ieri, inoltre, un torrente ha rotto gli argini a Villafranca Tirrena (Messina), dove 20 famiglie di via Rovere sono rimaste isolate.

a cura di Peppe Paino