Riceviamo da Lina Paola Costa e pubblichiamo:
Caro Direttore,
si è diffusa la notizia della scomparsa dello scrittore Enzo Consolo. Nato a Sant’Agata di Militello abitava a
Milano, da dove era partita la sua fama di scrittore sperimentale
(prese parte al gruppo del ’63). I suoi libri regalano pagine
difficili e affascinanti da leggere, per le originali elaborazioni
linguistiche, la sintassi ineluttabilmente impegnativa, le invenzioni
lessicali dense di spessore e di formazione classica. Narratore dal
vibrante impegno civile, tessitore di storie affabulanti, era un
piccolo grande uomo, schivo e divertente che frequentava anche Lipari, perché componente della famiglia Consolo Biancheri.
Desidero ricordare tramite questo giornale la magnifica prolusione che Consolo pronunciò quando fu celebrato il Constitutum, l’anniversario millenario della comunità eoliana, attraverso un convegno che ancora echeggia nella storia delle isole Eolie.
Ho pensato di scriverle, mentre la mestizia del momento mi ha fatto ritrovare fra tante righe autografe una dedica che Consolo scrisse su un suo libro poco meno di vent’anni fa, alla fine di un pomeriggio letterario al Piccolo Teatro Studio di Milano, durante il quale aveva illuminato le menti e le coscienze della folla che stava seduta a semicerchio.
Consolo scrisse: "alla mia compaesana di Lipari…"
Ecco, desideravo ricordarlo così, con la sua aulica semplicità di chi si sentiva ovunque "compaesano", unito dalla dimensione della piccola comunità nonostante la vasta risonanza del proprio impegno e del proprio lavoro.
Grazie professor Consolo,
Lina Paola Costa
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/23/2012
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