Musica e spettacoli, Manni: improvvisazione totale

Musica e spettacoli, Manni: improvvisazione totale Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo: Se la piazza diventa teatro e i bar palcoscenici. Il tema degli spettacoli estivi tenuti nei siti più affollati di Lipari, siano essi promossi da privati che dall’amministrazione, è divenuto una questione da affrontare , programmare, regolamentare senza lasciare più nulla al caso, date che il fenomeno finisce per coinvolgere qualsiasi cittadino che si trovi semplicemente ad attraversare le vie del principale centro eoliano. E’ sotto gli occhi di tutti che l’offerta di intrattenimenti musicali, non tenga conto delle caratteristiche dei luoghi dove questi vengono proposti. Si osserva infatti come alcuni bar divengano palcoscenici affollati da bravi suonatori che rivolgono apertamente la loro attenzione verso i passanti, i quali inevitabilmente sono investiti da un certo impatto acustico (pur non avendo scelto esattamente di essere cliente del locale) o ancora in modo più invasivo si trovano confusi dal differente suono che proviene da locali attigui. Nel caso dei locali che propongono il cosiddetto “piano-bar” , dato che da tempo non è più tale ma trattasi a tutti gli effetti di concerti di gruppi al completo, al fine di evitare di tornare a fare musica nei bar come non molto tempo fa, senza il microfono (cosa improponibile) si potrebbe contenere il fenomeno delle immissioni, innanzitutto limitando a giorni alterni le autorizzazioni ad effettuare musica dal vivo, una sorta di calendario generale da redigere per i 3 mesi estivi. Naturalmente il problema della turnazione si renderebbe opportuno per i locali che convivono nella stessa via o nella stessa piazza e che non godono di una distanza minima l’uno dall’altro (che potrebbe essere quantificata in m 100). Sta invece al buon senso del gestore del locale proporre generi adeguati, non scartando quelle realtà musicali strutturate per proporre musica d’ascolto, a favore di formazioni che incitano a trasformare il locale e la via in una balera, tendenza che sembra essere perseguita convintamente da realtà musicali esterne, senza nulla togliere alla qualità del prodotto, anzi! Tutto questo mentre il palcoscenico della principale piazza delle isole Eolie, Marina Corta, gremita di gente per l’ occasione dell’anno, ospita artisti di un certo calibro che, però, al contrario, si propongono musicalmente “nudi”, cioè privi di strumentisti al seguito, invece opportuni per “affrontare” una platea di certe proporzioni. Siamo nell’improvvisazione totale. Appare evidente come non sia stata ancora prevista una regia, in grado di monitorare e gestire quanto avviene. Abbiamo anche constatato di contro , il tentativo da parte degli stessi organizzatori della recente festività, di trasformare la piazza in una discoteca a cielo aperto, con ben 2 serate affidate a dj , come se a Lipari qualcuno possa lamentare l’assenza di discoteche. Entrando nel merito di detta programmazione sono stati impegnati 19 mila 360 euro per lo spettacolo canoro di Arisa nell'ambito dei festeggiamenti in onore di San Bartolomeo. Per questa somma l’Artista si è proposta con un pianista da camera, deliziandoci con i suoi 3 successi e molte cover (interpretazione di brani altrui). Sarebbe anche interessante capire, chi ha suggerito alla nostra amministrazione, di spendere tutti questi quattrini per uno spettacolo voce e pianoforte, cifra che forse solo Pavarotti avrebbe potuto pretendere per offrire la sua voce nuda, per mezz’ora (30 minuti prevedeva il contratto, al momento dell’ingaggio dell’Artista!). Vorremmo anche sapere per completezza quanto hanno incassato gli altri artisti e soprattutto perché i gruppi locali non sono stati incoraggiati economicamente, relegandoli ancora una volta ad una condizione di secondarietà. In tutto questo ragionamento fa eccezione il grandissimo Mario Venuti che sa anche suonare e che ha proposto opere della sua trentennale carriera: lui è costato poco più di 6 mila, se non vado errato. Somma ben spesa! Mi auguro che il prossimo anno, si faccia in modo di prevedere un importo dignitoso, anche per i gruppi locali che si dice abbiano avuto come unica ricompensa, la possibilità di suonare su un palco prestigioso (reminiscenza Berlusconiana o cos’altro!). Con questo atteggiamento da parte degli organizzatori e dell’amministrazione si mina la produttività artistica di qualsiasi suonatore dotato di buoni propositi, spegnendo l’entusiasmo di perseguire percorsi musicali interessanti, soprattutto in vista delle future occasioni. Credo che metà di 20 mila € sarebbero bastati per garantire la sopravvivenza delle associazioni artistiche locali per un intero anno. Del resto se non Lipari, chi dovrebbe badare a mantenere vivo il tessuto artistico della comunità? Mi auguro , cioè, che in una piazza che si è prestata a divenire ora teatro ospitando spettacoli acustici ( a questo punto, scusate se insisto, perché non prevedere direttamente un evento teatrale della locale compagnia?) ora discoteca il prossimo anno possano trovare adeguato spazio (oltre a gruppi locali) anche gruppi eoliani: sarebbe bello, che i visitatori potessero godere di quei prodotti musicali che affondano le loro radici nella cultura e nelle tradizioni delle nostre isole, ma che rimangono nell’oblio per ignoranza ( non in senso denigrativo) da parte degli addetti allospettacolo. In sintesi: bene il grande personaggio ( se adeguatamente accompagnato) ma è indispensabile garantire dovuta considerazione, alle realtà artistiche locali, se hanno qualcosa di diverso da offrire. Come? Magari sacrificando il prossimo anno una delle 5 serate, in tema con la spending review. Complimenti al service liparoto dei fratelli Mollica (GMM) per lo spettacolo di luci e l’alta qualità sonora raggiunta con le loro apparecchiature, in 10 anni d’esperienza. Buon fine agosto a tutti. Con sinceri auguri all’attuale amministrazione e approvazione per l’operato trimestrale. Marco Manni

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/27/2012

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