A Malfa la tavolata di San Giuseppe

A Malfa la tavolata di San Giuseppe Michele Merenda SALINA – Anche quest’anno gli abitanti del comune di Malfa non hanno mancato di celebrare la secolare tradizione della Tavolata di S. Giuseppe, una delle ricorrenze più antiche di tutte le isole Eolie. Un vento che non manca certo di ricordare i gloriosi fasti ottocenteschi, in cui l’economia dell’arcipelago toccava vertici assai alti, grazie soprattutto all’intraprendenza mercantile. Un processo economico che a sua volta era frutto degli eccezionali prodotti agricoli (come i capperi e la malvasia) venduti soprattutto lungo le coste campane, le quali spesso erano crocevia anche verso il Nord Europa. Proprio durante uno di questi viaggi di ritorno, un’imbarcazione di Malfa, chiamata “Mulinciana” (andando quindi contro una tradizione che vedeva in genere i battelli ribattezzati con nomi religiosi), si trovò vittima di un fortunale dalla forza spaventosa. Con la forza della disperazione, l’equipaggio fece voto al santo Patriarca di donare ogni cosa si trovasse a bordo ai poveri, qualora fossero tornati a casa sani e salvi. Da allora, per ringraziare la Pietà Celeste, i malfitani mantengono la propria parola ed il 19 marzo di ogni anno allestiscono una tavola imbandita da varie pietanze tipiche, che vengono poi distribuite tra i partecipanti. Un uomo, una ragazza ed un bambino impersonano la Sacra Famiglia con abiti dell’antica Palestina, seguiti in processione dalla gente che porta i numerosi piatti. Tradizionalmente la ricorrenza viene fatta risalire al 1835, ma c’è ragione di credere che la data possa essere spostata ancora più indietro nel tempo. Il lavoro dei devoti inizia già alle prime luci del mattino, con la preparazione dei devozionali pesci arrostiti e della pasta e ceci condita col finocchio selvatico, il classico cibo dei poveri, che a sua volta viene poi portata dentro le pesanti “quadare” (pentoloni) da dei volontari nella piazza S. Lorenzo. Sempre numerosi i partecipanti provenienti da tutta l’isola, a cui si aggiungono anche i turisti che approfittano dell’inizio della bella stagione. (nelle foto: la Sacra Famiglia di quest’anno)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/19/2013

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