Depuratore, comitato tecnico per sito alternativo

Depuratore, comitato tecnico per sito alternativo clicca per vedere alcuni interventi in Consiglio Lipari- Consiglio comunale sul depuratore tra scontri ( Lauria-Portelli sulle colpe politiche, vedi video sopra) e interventi a favore (Carnevale, vedi video sopra) affinchè Lipari faccia fatti e non politica. Il Sindaco ( vedi video sopra) che continua a ribadire la sua contrarietà all'opera a Canneto Dentro ma che deve tenere conto delle procedure adottate dal Commissario, e che respinge le strumentalizzaizoni politiche, e un ricorso presentato dalla ditta che si è aggiudicata l'appalto perchè non è fallita. Alla fine approvata all'unanimità, seppur con leggerissime modifiche, la mozione presentata da Pietro Lo Cascio de "La Sinistra" . E' stato deliberato di costituire un comitato tecnico per individuare una proposta alternativa alla localizzazione di Canneto Dentro. " Nel complesso- ha dichiarato Lo Cascio- un buon risultato. Adesso si tratta di capire se e cosa farà il governo Letta alla luce delle nuove istanze del consiglio e dell'amministrazione". Si chiede infatti la revoca della gestione emergenziale. Ecco la mozione approvata: Il Consiglio Comunale a seguito degli Ordini del Giorno approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale di Lipari nelle sedute del 12 dicembre 2010 (105/2010) e del 17 gennaio 2011 (2/2011), nei quali veniva contestata la localizzazione del nuovo impianto di depurazione a Canneto Dentro e ribadita la piena condivisione delle previsioni contenute nel P.R.G. del Comune di Lipari come approvato dal Consiglio Comunale; delle motivazioni addotte nel ricorso depositato in data 17 novembre 2011 presso il TAR del Lazio dal Prof. Saitta per conto del Comune di Lipari su mandato conferito dall’allora sindaco Mariano Bruno, in particolare per quanto attiene la manifesta illogicità delle scelte operate dall’ufficio commissariale per l’Emergenza Idrica in merito alla localizzazione del nuovo impianto di depurazione a Canneto Dentro e di altri impianti annessi; dell’evidente dissenso popolare nei confronti di tale localizzazione, già espresso attraverso una petizione sottoscritta da centinaia di residenti nel Comune di Lipari e pervenuta al Consiglio Comunale nel 2010, un contestuale ricorso al TAR depositato per conto di numerosi concittadini, nonché di varie altre manifestazioni che rivelano in modo inequivocabile l’esistenza di un disagio diffuso e la potenzialità negativa di conseguenti conflitti a carattere sociale determinati dalla stessa; dell’Ordine del Giorno n. 9/5714/6 approvato alla Camera dei Deputati che “impegna il Governo a valutare attentamente l’opportunità dell’attuale proroga dell’Emergenza Idrica nelle Isole Eolie e comunque a individuare iniziative volte a favorire il rientro, entro un breve termine, nel regime ordinario delle attività favorendo in tal modo la traslazione alla Regione Siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento in concertazione con l’ente locale di riferimento”; rilevando come il problema prioritario sia oggi certamente rappresentato dalla localizzazione prevista per gli impianti ma, allo stesso tempo, non debba essere ignorato che l’intero progetto presenti nel complesso gravi lacune, atteso che a) esso non risolve né prospetta alcuna soluzione al problema della mancanza di reti fognarie in frazioni del territorio comunale soggette evidente espansione, quali Acquacalda o Pianoconte, b) esso non risolve né prospetta alcuna soluzione al problema dell’approvvigionamento idrico esaustivo sia per Lipari, sia per le altre isole afferenti allo stesso Comune, c) i costi previsti per la produzione di acqua desalinizzata secondo le previsioni progettuali della Sogesid e/o quelli del trasporto della stessa mezzo nave sono destinati a rimanere esorbitanti e palesemente insostenibili, anche alla luce della generale adozione del concetto di spending review e dei relativi provvedimenti finanziari introdotti; come nel corso di 13 anni di gestione commissariale dell’Emergenza Idrica non sia stata mai presa in seria considerazione l’ipotesi di intervenire per eliminare o attenuare i rischi di inquinamento ambientale connessi al funzionamento dell’impianto di pre-trattamento esistente nel Comune di Lipari e attualmente sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria; come la stessa gestione commissariale dell’Emergenza Idrica abbia di fatto impedito l’espletamento delle necessarie fasi di concertazione – previste dalla normativa vigente – per la definizione di un progetto di cruciale importanza per il futuro e la qualità della vita di una comunità, ignorando in tal senso sia le istanze e i deliberati del Consiglio Comunale già richiamati, sia la richiesta di una fase di approfondimento dell’istruttoria che consentisse ai soggetti interessati di potere visionare adeguatamente le caratteristiche del progetto e analizzarne le implicazioni, stante che tali atti sono stati trasmessi al Comune di Lipari soltanto pochi giorni prima (25/11/2010) della conferenza di servizi tenuta il 6/12/2010 presso la Prefettura di Messina dove si è proceduto al conseguimento dei pareri per l’approvazione del progetto definitivo; inoltre, la mancata pubblicizzazione sull’Albo Pretorio del Comune di Lipari di tale conferenza di servizi e dei relativi atti ha ostacolato la partecipazione dei cittadini e dei rappresentanti di categoria e leso il loro diritto a conoscere gli sviluppi e le scelte progettuali e procedurali; come la scelta definitiva del sito dove ubicare il nuovo impianto di depurazione di Lipari sia stata effettuata in palese contrasto con quanto disposto dalla Legge n. 119 del 10/5/1975 e della successiva deliberazione del Comitato ministeriale per la Tutela delle acque dall’inquinamento del 4/2/1977 che, tra le varie prescrizioni tecniche, introduce quella secondo cui “la scelta della località di installazione dell’impianto di depurazione deve essere fatta con riferimento – ove esista – allo strumento urbanistico vigente nel comune”; come, alla luce delle indicazioni sopra richiamate, sussistano forti perplessità sia sul livello di approfondimento di una valutazione degli effetti delle emissioni odorose degli impianti di depurazione, sia sulla contiguità tra le prese e gli scarichi a mare pertinenti, rispettivamente, agli impianti di depurazione e di dissalazione, sia infine sul livello di approfondimento di una valutazione delle implicazioni socio-economiche e ambientali connesse alla localizzazione della pompa di sollevamento e del collettore degli impianti che viene prevista nelle immediate adiacenze di una delle spiagge più frequentate dell’isola di Lipari; SEGUE

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/9/2013

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