"Botti " finali al Salina Festival

"Botti " finali al Salina Festival Michele Merenda SALINA Il Salina Festival promette due ultimi appuntamenti con i botti. Alle ore 22 di sabato 27 luglio, infatti, nella piazza di S. Marina Salina sarà protagonista la miscela musicale esplosiva de Ipercussonici. Alice Ferrara, Carlo Condarelli, Luca Recupero, Marcello Ballardini e Michele Musarra, sono fautori di suoni antichi e dialettali. Attraverso la musica e lo spettacolo si propongono di comunicare un messaggio di speranza per le generazioni future, come nel brano “Quannu moru faciti ca nun moru”, uscito in occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci. Durante la loro performance sul palco di Salina, Ipercussonici indosseranno delle maschere con raffigurati i volti di persone che sono state vittime della mafia. La musica diventa quindi efficace mezzo per comunicare la “Cultura della Legalità”, scopo centrale della kermesse eoliana ideata e diretta da Massimo Cavallaro, che quest’anno consegnerà idealmente il premio “CineMareMusica” a Peppino Impastato. Acclamati al WOMAD di Peter Gabriel, ospiti fissi delle playlist di Caterpillar (Rai Radio 2) e colonna sonora di Greenpeace, con la loro “Mururoa”, per la campagna referendaria contro il ritorno del nucleare in Italia, Ipercussonici sono a tutti gli effetti i messaggeri internazionali del Liotro Sound, quel genere musicale capace di legare sapientemente strumenti come marranzani, didgeridoo e percussioni alla ricerca della poliritmia siculo-africana. Il tutto condito dall’uso del dialetto come lingua inaspettatamente internazionale, che riduce distanze unendo anime, volti e popoli in un dialogo musicale tra storie mediterranee. Rimanendo sempre in attesa della gran serata finale, che come detto sarà dedicata proprio a Peppino Impastato… (nella foto: Ipercussonici)

a cura di Peppe Paino