Pucci Scafidi. Le foto della meraviglia.

Pucci Scafidi. Le foto della meraviglia.

"Le isole dell’isola" è solo l’ultima delle opere di Pucci Scafidi, un libro che raccoglie numerosi scatti delle isole eoliane.

Pucci Scafidi, fotografo professionista dal 1989, figlio d’arte da tre generazioni, l’arte fotografica l’ha respirata sin da bambino.
“Le isole dell’isola” edito da Marcello Clausi Editore Palermo è un libro fotografico accompagnato dai testi di Lorenzo Matassa.
Tradotto in inglese con italiano a fronte, è un percorso per immagini, un lungo lavoro di selezione (sfoglia il libro) fra oltre mille scatti, immaginando un viaggio, Pucci, sembra attenersi all’aforisma di Marcel Proust “L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi”, occhi nuovi, per luoghi che fanno parte del nostro orizzonte abituale.

Mille copie in soli 12 giorni, un tripudio di luci, colori, parole che lasciano il fruitore come incantato.

Esiste una preparazione alla base di uno scatto/progetto?
“Mi affido alla predisposizione interiore della giornata, ci sono giornate che vado a caccia di foto con la mia Nikon e altre che non ho voglia di eseguire alcuno scatto. Credo sia una questione di cuore e testa, che unite ad una certa abilità tecnica producono un discreto risultato.”

Si pone un obiettivo prefissato o è uno scatto spontaneo, come si sviluppa l’istinto per sapere quando scattare?
“Ci sono momenti di vita vissuta da carpe diem, e paesaggi in cui l’attesa la fa da padrona, aspetto in loco la luce giusta, attento a pesare il fotogramma, alla ricerca di luce, linee, colori e contrasti.”

A quali tra i maestri classici della fotografia si ritiene più affine, mi è sembrato cogliere la filosofia di Henry Cartier Bresson, nelle sue foto…
“Bresson rubacchiava attimi di vita vissuta e allineava occhi, mente e cuore per fissarli nel tempo, non ci può essere fotografo che si definisca tale, che non lo apprezzi, però mi identifico meglio nella fotografia di Sebastião Salgado con i suoi reportage di grande respiro sociale.”

Cosa prova ad esprimere con la foto artistica, qual è il messaggio insito in questo progetto?
“Provo ad andare oltre la superficialità, questo progetto è il desiderio di due persone che hanno il piacere del bello, Lorenzo Matassa passava notti a scrivere ed io ad abbinarne le foto. Un duro lavoro per questa terra vittima dello stereotipo mafia, vorrei che si smettesse di identificare la nostra isola con questa etichetta, ci sono molte cose belle per cui apprezzare la nostra terra!”

Ci si sente un po’ onnipotenti nel fissare attimi di vita vissuta nell’eternità di uno scatto?
“Onnipotente no, privilegiato, sì.”

E un po’ privilegiata mi sento anch’io, dopo aver intervistato questo artista.
“Le isole dell’isola”, è un’opera che ha del sublime, è un inno all’esistenza e al Creatore che ci ha fatto dono di queste e altre meraviglie terrestri, è “l’idea che si fa materia”, un viaggio introspettivo oltre che di prospettive.

di Anna Agata Mazzeo



Data notizia: 1/7/2014

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pucci - scafidi - fotografo - reportage - isole eolie - lorenzomatassa - marcello - clausi -



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