Pesca, i Cogepa a Palermo

Pesca, i Cogepa a Palermo Agrigentonotizie.it In vista della prima scadenza relativa alla manifestazione d’interesse, la cui scadenza è fissata per il 13 giugno, al fine di rendere operativi, coordinati e unitari la presentazione delle manifestazioni d'interesse e i contenuti, gli obiettivi e le modalità attuative dei Pgl gestiti dai Cogepa, si è svolto stamani nella sede di Legacoop Pesca Sicilia di Palermo, un seminario di approfondimento sul nuovo strumento di autogoverno del settore previsto dal Fep (Fondo europeo pesca). Al seminario, oltre ai responsabili regionali di Agci- Agrital, Giovanni Basciano, e di Legacoop pesca Sicilia, Giuseppe Gullo, ed esponenti di altre organizzazioni regionali della pesca, hanno partecipato i presidenti dei consorzi Cogepa di Augusta, Lampedusa e Isole Pelagie, Lipari ed Eolie, Mazara del Vallo, Patti e Trapani, e dei costituendi Cogepa di Sciacca-Porto Empedocle-Licata, Porto Palo di Capopassero-Siracusa e di Palermo Ovest. Nel corso dell'incontro, oltre al calendario e alle ipotesi di lavoro per utilizzare al meglio le risorse del bando, con l’obiettivo di responsabilizzare la categoria nell’attuazione di misure gestionali rispettose delle diverse specificità territoriali, è stato presentato una bozza di accordo che tutte le organizzazioni datoriali regionali della pesca, le centrali cooperative da una parte e i tre organismi di ricerca più importanti operanti nel settore (Irepa, Ispra e Cnr), firmeranno per assistere i Cogepa nella progettazione, redazione, monitoraggio e attuazione dei PGL, individuati come soggetti protagonisti dell’attuazione delle misure di gestione oggetto del Piano. "E’ una sfida cruciale quella lanciata dal Fep – dichiarano Gullo e Basciano - e siamo soddisfatti che la Regione Sicilia sia tra le poche in Italia ad aver attivato questa misura ". I Piani di gestione locali contemplano un insieme di misure tecniche di regolamentazione delle attività di cattura (individuazione e limitazione delle aree di pesca e di nursery, definizione del calendario di pesca per attrezzo e per specie). A ciò si aggiungono le misure di carattere finanziario, per gli incentivi ad una maggiore selettività degli attrezzi, per eventuali compensazioni a favore degli operatori, per l’attuazione di progetti pilota, e di azioni collettive del settore. "E’ in gioco – concludono Gullo e Basciano - la possibilità inedita di rendere i pescatori protagonisti della propria attività e di attuare, con il supporto della ricerca scientifica, forme di autogestione responsabile e condivisa delle risorse, in grado di coniugare le esigenze di tutela ambientale con quelle socio-economiche e produttive e di promuovere lo sviluppo e la modernizzazione dell’economia ittica regionale, che conta circa 1700 chilometri di costa, 120 punti di sbarco e ben 11 compartimenti marittimi".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/1/2010

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