Qui Palermo. Sembra che il tempo si sia fermato, alcuni angoli della città sono sospesi nel tempo. Nel bene e nel male. E’ così che si prova una doppia sensazione: da una parte sembra di vivere in un contesto storico a misura d’uomo, dall’altra sembra che la città in certi angoli sia stata bombardata…ieri.
La storia millenaria del capoluogo siciliano ha regalato alla città un ricchissimo patrimonio artistico ed architettonico, che spazia dai resti di mura puniche alle ville liberty, dalle residenze in stile arabo-normanno alle chiese barocche, dalle domus romane ai teatri neoclassici. Per ragioni culturali, artistiche ed economiche Palermo è tra le maggiori città del Mediterraneo e meritatamente fra le prime mete turistiche d'Europa.
Cosa deve vedere un turista che si affaccia per la prima volta in una delle città d’arte più importanti d’Italia?
La Cattedrale con il Reliquiario di Santa Rosalia (la patrona della città, chiamata dai devoti “la santuzza”, che viene festeggiata a metà luglio), il Palazzo dei Normanni (sede dell’Assemblea Regionale Siciliana), la Chiesa della Martorana, la Chiesa di San Cataldo, la Chiesa di San Domenico e quella di Santa Caterina, il Teatro Massimo, il Teatro Politeama, i Quattro Canti (una piazza ottagonale considerata il centro della città) e Piazza Marina (dominata da due imponenti ficus magnolioides tropicali. Nel piazzale, tra le meravigliose piante, fanno capolino i busti marmorei dedicati agli eroi Giuseppe Garibaldi e Joe Petrosino, ucciso proprio qui nel 1909).
D’obbligo quindi una piacevolissima passeggiata in Via Roma, in Corso Vittorio Emanuele e in Via Maqueda. Quali le vetrine che hanno colpito di più Valeria e la sottoscritta? Quelle di abiti da sera, che a Roma non siamo più abituati né ad indossare né a vedere: abiti lunghi, elegantissimi, dai tessuti raffinati e dai colori scintillanti. Come non pensare quindi ai film che rappresentano il capoluogo siciliano nell’immaginario collettivo?
Il romantico valzer in un ambiente fiabesco nel Gattopardo e il traffico, descritto come piaga della città da Johnny Stecchino. E il traffico fa da contraltare ai punti della città cui facevo riferimento nelle prime righe, che sembrano immobili, abbandonati e trascurati. Invece gente e mezzi di trasporto rendono vivissima la perla del Regno delle Due Sicilie a tutte le ore e tutti i giorni. Neanche in Fifth Avenue a New York c’è la vita e l’allegra confusione del centro storico di Palermo la domenica.
Palermo è gente cordiale ed educata, molte etnie, splendore e magnificenza, colore e profumi, cassata e panelle, oro ed eleganza, sporcizia ed abbandono, antica civiltà e moderna maleducazione civica. Fantastici i dintorni: imperdibile Monreale, che offre il chiostro più bello di Italia, spettacolare la vista del chiostro dalle suggestive terrazze del Duomo, da cui si gode anche di una straordinaria Palermo dall’alto.
Il chiostro a pianta quadrata è addossato al lato meridionale del Duomo e merita una descrizione. Gli archi sono poggiati su colonne binate e si aprono sul meraviglioso giardino del convento. Vi è una perfetta corrispondenza fra i quattro lati, ciascuno con ventisei archi in sequenza. L'equilibrio dello spazio viene impreziosito dal chiostrino, anch'esso quadrato, della fontana. La ritmica semplicità della struttura, i marmi, l’acqua, il giardino, le basi delle colonne e la collocazione dei capitelli rendono l’ambiente unico, elegante e suggestivo.
Con un autobus si raggiunge facilmente Mondello , la magnifica spiaggia palermitana dai colori caraibici, frequentata dai cittadini, che si può ammirare dall’alto raggiungendo Monte Pellegrino (nella foto). Palermo conserva ancora gran parte del suo aspetto orientaleggiante nei vari mercati storici disseminati nella città: i principali e più caratteristici sono la Vucciria, Ballarò, il Capo, il mercato delle Pulci e dei Lattarini. Ognuno caratteristico e uguale a se stesso. Mercati alimentari e non, e, a proposito di alimentazione, la cucina palermitana è fantastica. Valeria ed io non ci siamo fatte mancare: panelle, pasta con le sarde, spaghetti ai ricci di mare, arancini…che meraviglia. Insomma, questa breve vacanza è andata “alla grande” (tipico intercalare palermitano). Palermo è davvero una città meravigliosa, culla di civiltà e bellezza, incrocio di mari e di popoli, resa ancora più straordinaria dalla mia compagna di viaggio, che è come Palermo: bella dentro e fuori!
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 6/25/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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