PALERMO, 1 lug 2010 (SICILIAE) - Per studiare e approfondire i vincoli e le prescrizioni del nuovo Regolamento mediterraneo per la Pesca, la Regione siciliana mette in campo l'Unita' di crisi.
La decisione e' stata presa nel corso dell'ultima riunione del Consiglio regionale della Pesca e il percorso e' stato ratificato con un decreto dell'assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari della Sicilia, Titti Bufardeci. L'Unita' di crisi sara' composta dai membri del Consiglio regionale del settore.
"Abbiamo accolto la richiesta delle associazioni di categoria del mondo della pesca - spiega Bufardeci - che hanno spinto in questa direzione per assicurare il massimo sostegno al settore, in questo delicato momento di transizione, con i nuovi limiti al prelievo imposti alla nostra marineria da un regolamento che, secondo noi, e' stato studiato a fondo per i mari aperti, ma e' carente dal punto di vista scientifico per le specificita' della Sicilia e dei suoi specchi d'acqua".
"All'Unita' di crisi siciliana - continua Bufardeci - spettera' il compito di studiare misure di compensazione sociale e interventi per il settore che si affianchino alle previsioni del governo nazionale, che e' gia' intervenuto con un decreto di fermo biologico, con misure a favore della marineria e degli armatori".
"Siamo al fianco del mondo della pesca - sottolinea l'assessore - che rappresenta una porzione importante della nostra economia e delle nostre tradizioni. Abbiamo avviato una ricerca scientifica- conclude Bufardeci - che punta a dimostrare l'inefficacia di alcune misure estremamente penalizzanti per la nostra flotta".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/1/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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