Consiglio comunale irresponsabile

Consiglio comunale irresponsabile Riceviamo dal geom. Bartolo Favaloro e pubblichiamo: La legge regionale n. 6 del 23/03/2010, pubblicata sulla GURS in data 23/03/2010, in attuazione dell’intesa tra Stato, Regioni ed Enti locali, ha reso operativo il cosiddetto “Piano casa”. Grande era l’attesa degli operatori del settore edile e non, (tecnici, imprese edili, cittadini, impiantisti, operai, etcc..) in un momento di grave crisi economica, di poter rilanciare l’economia e dare respiro a buona parte della nostra popolazione. Già di per sé la legge limita di molto gli interventi, limitandoli alle sole zone compatibili del territorio, ma ciononostante, l’art. 6 comma 4, dava la possibilità ai Comuni della Sicilia, di “…..poter, motivatamente, con delibera consiliare da varare entro 120 giorni dalla entrata in vigore della legge (scaduti il 26.07.2010) escludere o limitare l’applicabilità delle norme di cui agli art. 2 e 3 ad immobili o zone del proprio territorio o imporre limitazioni e modalità applicative, sulla base di specifiche ragioni di carattere urbanistico, paesaggistico ed ambientale”. Ritengo che il Consiglio Comunale di Lipari, in quanto Organo preposto alla pianificazione del Territorio, abbia perso una occasione importante di poter entrare nel merito della legge (giusta o sbagliata che sia), sfruttando l’opportunità concessa dall’art. 6 per indirizzare e regolamentare gli interventi che si andranno ad effettuare sul territorio. Da quanto ho appreso, il Consiglio Comunale di Lipari, regolarmente convocato, ha disertato le riunioni e la possibilità di discutere su una proposta di atto deliberativo, che diligentemente era stato approntato dal Dirigente del 3° Settore (proposta n. 13 del 05/07/2010) e che prevedeva la possibilità di estendere i benefici della legge sugli edifici di scarsa rilevanza storica ricadenti negli ambiti A/3 e limitatamente agli edifici collegabili con le lettere c) e d) dell’art. 99 delle Norme Tecniche attuative del PRG. La quasi totalità dei centri urbani del territorio del Comune di Lipari è stato ricompreso, nell’adottato PRG, appunto in zona A/3 ed in applicazione del comma j) dell’art. 11 tutti gli edifici ricadenti nelle zone A verrebbero esclusi dai medesimi benefici. Ciò significa quasi l’80% del patrimonio edilizio esistente. Constatiamo purtroppo che la mancata assunzione di responsabilità da parte di un Consiglio Comunale inesistente, smembrato e poco motivato, per motivazioni o per ragioni che nulla hanno a che vedere con la politica, vadano, ancora una volta a ricadere sugli interessi dei cittadini e sulla nostra economia. Bartolo Favaloro presidente Associazione Geometri delle Isole Eolie

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/11/2010

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