La droga galleggiava a 10 metri dalla battigia

Gazzetta del Sud Giovanni Petrungaro MILAZZO Ancora un ritrovamento importante di droga nello specchio d'acqua milazzese. Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza di Milazzo ha rinvenuto in mare un involucro contenente oltre 11 chili di hascisc. Il pacco ritrovato da una pattuglia di finanzieri in servizio di controllo del territorio, conteneva la sostanza stupefacente divisa in 100 panetti, che galleggiava a meno di una decina di metri dalla battigia del litorale di ponente della cittadina. Sono in corso accertamenti per verificare l'origine del carico ed individuare gli autori del traffico illecito. Quello di ieri è il quarto ritrovamento importante di droga nel comprensorio tirrenico. L'ennesimo segnale di come questa zona di territorio sia giustamente ritenuta dagli inquirenti ad alto rischio e "frequentata" per traffici di questo genere. Lo scorso maggio altri 30 chili di hascisc, suddiviso in sessanta panetti dal peso di mezzo chilo l'uno sigillati in maniera impermeabile, erano stati recuperati nel pomeriggio di ieri dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Barcellona impegnati in un servizio di prevenzione sul lungomare di Calderà. In quella circostanza la sostanza stupefacente è stata rinvenuta a poca distanza dalla foce del torrente Longano. Il pacco al cui interno era custodito lo stupefacente - il cui valore è stato stimato dagli stessi investigatori in circa 250.000 euro - era stato notato tra le onde, a ridosso della spiaggia, da un graduato dell'Arma. Sempre nella riviera di Ponente, zona Milazzo, nel lontano 1999, i carabinieri della locale compagnia, con l'ausilio di un elicottero, trovarono in mare 120 kg di sostanze stupefacenti. Si trattava in quel caso di marijuana di tipo albanese, perfettamente confezionata e stipati in involucri che assomigliavano a balle di fieno. La droga alla deriva, in quella occasione, sarebbe stata abbandonata da una nave di grande stazza per il timore che il compromettente carico venisse scoperto. Fu il chiaro segnale che lo specchio d'acqua tirrenico era interessato dai trasferimenti di grandi flussi di sostanze stupefacenti. Flussi a buon mercato che provenivano dalle sponde dell'Albania. Da lì a qualche anno proprio gli stessi militari dell'Arma scoprirono un traffico ingente di droga tra Milazzo e l'Albania. La complessa indagine, denominata appunto "Albania", portò all'arresto di una intera banda di albanesi che alimentavano il traffico di droga a beneficio di una masnada di spacciatori residenti nell'hinterland tra Milazzo e Spadafora. Un altro ritrovamento avvenne tre anni addietro sul litorale di Falcone: sempre nel mese di maggio: un involucro contenente ben 34 chili di hashisc fu trovato da pescatori nei pressi della spiaggia. A questo punto, dopo il ritrovamento di ieri, gli investigatori non escludono che il carico lasciato alla deriva potrebbe far parte di un partita di droga assai più consistente imbarcata su un natante proveniente dalla costa albanese e diretto in Sicilia. Forse il timore di un possibile controllo della Guardia costiera o delle motovedette della Guardia di finanza, avrebbe indotto il personale di bordo a disfarsi del carico. Il sequestro di droga in questo periodo nelle isole Eolie è una costante per le forze dell'ordine che intensificano i controlli in estate proprio nella consapevolezza che l'uso di sostanze stupefacenti è molto diffuso in molti giovani in vacanza alle Eolie.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/12/2010