Siremar, in calo la vendita di biglietti

Siremar, in calo la vendita di biglietti Gazzetta del Sud PALERMO- La Siremar, società del gruppo Tirrenia che gestisce i collegamenti dalla Sicilia con le isole minori, avrebbe registrato nel periodo estivo un calo del 15% nella vendita di biglietti rispetto allo scorso anno, con punte addirittura del 50% in alcune tratte. La perdita di giro d'affari potrebbe incidere sui conti della Spa. La riduzione della vendita dei ticket, secondo quanto si apprende, sarebbe da attribuire all'apertura della procedura d'insolvenza per Tirrenia, ma anche per quelli che vengono ritenuti in società «eccessi di allarmismo» sulla situazione finanziaria della compagnia siciliana da parte di alcuni organi d'informazione, che avrebbero scoraggiato gli utenti a utilizzare i servizi di Siremar, oltre che dalla crisi economica in generale, che non avrebbe risparmiato neppure i collegamenti navali. La programmazione invernale di Siremar non è ancora stata ultimata ma, secondo quanto si apprende, fino al 31 dicembre 2010 i biglietti saranno regolarmente messi in vendita. La situazione per la compagnia, tuttavia, continua a restare incerta e appesa, al momento, al destino di Tirrenia. Martedì l'Assemblea dei soci di Mediterranea Holding, che si era aggiudicata la gara per la privatizzazione del gruppo poi annullata da Fintecna, si riunirà per discutere di un nuovo aumento di capitale con l'obiettivo di presentare una nuova offerta per Tirrenia e Siremar. Raffaele Lombardo, governatore della Regione, che attualmente detiene il 36% delle quote sociali, ha annunciato che non sottoscriverà l'aumento di capitale, riducendo dunque la propria partecipazione nella Mediterranea holding che aprirebbe la compagine sociale a nuovi azionisti. Non è escluso l'ingresso di un gruppo di lavoratori di Siremar, pronti a investire quote del proprio tfr. E sulla vertenza Tirrenia, resta la tensione fra sindacati. Il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, avverte che «se dovessimo ancora registrare prese di posizione sul nostro operato come quelle recentemente espresse da altre organizzazioni, cosa che noi non ci siamo mai permessi di fare, non esiteremo a chiedere al Governo che la vertenza Tirrenia venga affrontata su tavoli separati». Il dirigente sindacale auspica «che dopo il segnale di attenzione del ministro Matteoli per la difesa del loro posto di lavoro, il 6 settembre possa essere l'inizio di un vero confronto di merito capace di portare a soluzioni chiare e definitive che ridiano certezze e serenità».(c.s.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/28/2010

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