Definito dallo stesso autore una pièce che funziona come un ''apprendistato della morte'', il testo evoca la parabola metafisica del suo personaggio centrale, sovrano di un regno in rovina.
Nello Mascia è il protagonista di questa nuova edizione del dramma 'Il re muore' di Eugene Ionesco, che il regista Pietro Carriglio dirige al Teatro Eliseo, dove andrà in scena fino al 6 aprile. Lo spettacolo, tradotto da Edoardo Sanguineti, evoca la parabola metafisica del sovrano di un regno in rovina attraverso tre momenti principali della sua vita. Il primo si svolge in assenza del re, quando le sue due mogli, la cameriera e una guardia ottengono conferma della prossima e inevitabile morte del sovrano. Il secondo ha per protagonista lo stesso Sovrano dell'Universo, Berenger, nel momento in cui riceve l'annuncio del proprio decesso imminente. Il terzo, infine, narra le tappe dell'agonia regale, quando i diversi personaggi che lo circondano cercano ciascuno di far abdicare di propria volontà il sovrano.
Con Nello Mascia nel ruolo del protagonista, Pietro Carriglio racconta questa storia dal 25 marzo al 6 aprile all’Eliseo come una grande metafora della vita, scegliendo il palcoscenico per raccontare la crisi della modernità, innestata sulle macerie del teatro beckettiano.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 3/21/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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