Lipari- Dal costume al cappotto nel giro di 24 ore: dai 25 gradi di domenica ai 14 di ieri. Pasqua eoliana meteorologicamente pazza, come del resto, per tradizione, il mese nel quale la festività é caduta quest'anno. Girandola di emozioni in positivo e in negativo per i pochi turisti che hanno scelto l'arcipelago. Dalle gioie provate nel giorno di Pasqua, i primi bagni e la storica processione con il Cristo risorto che riabbraccia la madre nello splendido scenario di Marina corta, sono repentinamente passati alla delusione e in qualche caso alla disperazione di pasquetta per il forte vento di tramontana che ha bloccato tutti i collegamenti marittimi e quindi ogni possibilità di tornare sulla terraferma. Anche e soprattutto per coloro che avevano delle urgenze professionali per i quali si prevedono ulteriori disagi oggi dal momento che le previsioni indicano un peggioramento delle condizioni di venti e mari. Sempre ieri, la pioggia e, in qualche momento della giornata, anche la grandine hanno fatto il resto costringendo tra l'altro i residenti a non uscire di casa e a mettere da parte, magari per il 25 aprile o per il primo maggio, barbecue e cesti pronti per le scampagnate. A Lipari, tuttavia, non si possono lamentare macellerie, pescherie, pizzerie e rosticcerie. Queste attività, per le feste lavorano sempre e comunque. Atmosfera, quella di ieri, particolarmente triste nelle isole minori. Pochi i locali pubblici aperti come a Vulcano dove tra l'altro é rimasta bloccata in casa dei familiari a Vulcanello, sempre per il maltempo, anche la splendida ex vicemiss Italia, Anna Munafò. Giornata anonima per il resto anche a Panarea, Filicudi, Salina e Stromboli, compresa Ginostra dove sabato alcuni villeggianti avevano raggiunto la borgata alle pendici del cratere, addirittura in gommone. Anche in queste isole poche presenze, contrariamente agli anni passati. " 3000 turisti bloccati nei porti isolani ? Assolutamente molti di meno. Cifra esagerata. Poche presenze, soprattutto dei nord europei", ha dichiarato il presidente della Federalberghi delle Eolie, Vito Russo, che a Stromboli, non fa sicuramente salti di gioia come tanti suoi colleghi isolani. " La Pasqua bassa- spiega Russo- ci ha penalizzati. A parte la bellissima giornata di domenica, nonostante il terrorismo dei meteorologi, c'é ancora freddo e la gente ha preferito la neve. E' stata comunque- ha puntualizzato il presidente della Federalberghi- una settimana poco esaltante. Lontanissima dai grandi risultati conseguiti nel 2002 e anche nel 2006. Ritengo che dobbiamo tornare a conquistare i mercati che negli anni passati, in questi periodi, ci facevano lavorare bene come quello tedesco, svizzero e scandinavo. In più- conclude Russo- non si capisce al solito cosa voglia fare la Siremar anche quest'anno. Non si sa ancora nulla sui mezzi che saranno impiegati e sulla possibilità di poter prenotare".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/25/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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