Salina centro del cinema di realtà

Salina centro del cinema di realtà Michele Merenda Anche quest’anno, nell’isola più verde delle Eolie ha luogo il SalinaDocFest, avvenimento cinematografico che ha saputo guadagnare l’attenzione di molti mass-media nazionali ed internazionali. Giunto alla quarta edizione, il festival del film documentario ha deciso quest’anno di interrogarsi su un tema importante per il racconto del nostro paese: “L’identità”. «Ridefinire il concetto di identità – ha dichiarato l’organizzatrice Giovanna Taviani sul sito del SalinaDocFest –, femminile e maschile, privata e pubblica, individuale e sociale, in un paese diviso e separato come il nostro, dove l’anomalia è diventata la norma e il paradosso si è accampato sul senso comune, ci sembra il punto di partenza per capire chi siamo e da dove veniamo. Il tema – ha continuato la regista, figlia d’arte – attraversa come un filo rosso tutte le sezioni del Festival, a partire dal Concorso per documentari narrativi, che quest’anno abbiamo voluto “nazionale” per focalizzare lo sguardo sulla realtà del nostro paese». Questa esigenza è nata dalla consapevolezza, come si continua a leggere nella presentazione, che le celebrazioni storiche come quella dei 150 anni dell’Unità d’Italia hanno un senso solo se contribuiscono a far riflettere sulle situazioni politiche e sociali odierne. La manifestazione verrà ufficialmente inaugurata a S. Marina Salina nel pomeriggio di mercoledì 15, ma verrà a sua volta anticipata giorno 14 a Lipari da un’anteprima sul film della stessa Taviani, presentato anche alla 67sima Mostra del Cinema di Venezia: “Fughe e approdi. Ritorno alle Eolie tra cinema e realtà” (2010). La sezione “Reperti di Memoria”, che si svilupperà nelle mattinate del 16 e del 17, vedrà la proiezione all’interno del Centro congressi di Malfa di storie che raccontano proprio la faticosa conquista di un’identità nazionale, oltre ad alcune “chicche” inedite, scovate grazie alla collaborazione di storici del cinema come Sebastiano Gesù (“Sicilia all’addritta” dei Fratelli Taviani è un docucorto pressoché inedito nel panorama cinematografico). Da citare anche l’anteprima nazionale di “Ma che storia” di Gianfranco Pannone, prodotto da Cinecittà Luce. Il concorso vero e proprio si svolgerà invece durante il pomeriggio dei giorni 16, 17 e 18, sempre a Malfa. Durante le serate, a S. Marina, verranno proiettati i film della sezione “Finestra sul presente”. Seguendo l’ottica di quest’anno, il Comitato d’onore del Festival ha deciso di conferire il premio “Dal testo allo schermo” allo scrittore di origine palermitana Giorgio Vasta. Come in passato Roberto Saviano, Vincenzo Consolo e Mohsin Hamid, l’autore terrà un incontro con il pubblico del Festival sull’identità della letteratura e sul rapporto tra intellettuali e potere nella società di oggi. La premiazione avverrà a Rinella (frazione di Leni) durante la sera del 18. Numerosi i workshop ed eventi paralleli durante la manifestazione, come l’evento speciale di “Aspettando Scorsese” sempre la sera del 18 a Rinella o la “Finestra Kassel” e la consueta “Finestra sul Brasile” a Malfa, del “Ponte Sicilia-America” del 19 e della tavola rotonda sull’emigrazione al “Palazzo Marchetti”. Proprio la sera di domenica 19, nella piazza di S. Marina, verrà assegnato i premi “Tasca d’Almerita”, “Brasile”, “Pubblico Salina” e “Cinema doc”. Evento speciale: il concerto gratuito del cantautore Niccolò Fabi, con la partecipazione straordinaria di Daniele Silvestri. (ASCA) - Roma, 13 set - Al via mercoledi' prossimo il SalinaDocFest 2010. Per cinque magici giorni Salina - che pur essendo stata set di molti capolavori, non ha ancora una vera sala cinematografica - diventera' il centro del cinema di realta'. Il luogo che ha visto nascere negli anni '40 la mitica Panaria Flm, prima casa produttrice del documentario italiano, ospitera' il meglio della produzione nazionale di settore. Dopo un omaggio alle Eolie firmato Paolo e Vittorio Taviani, con un Super8 del '74, i Radiodervish in concerto accoglieranno con la loro world music mediterranea il pubblico dell'sola, accompagnati dalla proiezione del videoclip diretto dal regista Pippo Mezzapesa sull'ultimo concerto del duo a Gerusalemme, terra di origine di Nabil Salameh, fondatore del gruppo con Michele Lobbacaro. La giuria del Concorso nazionale di quest'anno - dedicato a IL MIO PAESE: L'IDENTITA' - e' composta da Valerio Mastandrea, Benni Atria e Silvana Silvestri. Il direttore artistico, Giovanna Taviani, affiancata da Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto, ha selezionato un gruppo di registi anagraficamente giovani che pero' si sono fatti gia' notare negli ultimi anni, ottenendo attenzione e riconoscimenti sia in campo nazionale che internazionale. Il problema su cui e' focalizzato l'argomento del bando puo' essere declinato in mille modi. I percorsi narrativi e stilistici dei film ce ne propongono nove diversi, accomunati dall'urgenza di una sola domanda. Tra ironia e disperazione, Non c'e' piu' una majorette a Villalba di Giuliano Ricci e Max di Luca Scivoletto, raccontano diversamente la crisi di identita' e l'identita' ritrovata, per vie traverse, nella provincia italiana. Soltanto il mare di Dagmawi Yimer (vincitore del premio Tasca d'Almerita a Salina nel 2008), Giulio Cederna, Fabrizio Baracco e Alisya nel paese delle meraviglie di Simone Amendola, parlano del problema dell'immigrazione nel nostro paese, il primo raccontando il ritorno di Dagmawi (ex profugo) a Lampedusa, il secondo affrontando il problema dell'inserimento dei figli di immigrati nati in Italia nel tessuto sociale della periferia romana. Folder di Cosimo Terlizzi e' un film apertamente autobiografico, in cui il regista si interroga sulla propria identita' personale e omosessuale, partendo dall'esperienza traumatica del suicidio di un'amica. Sempre sul versante filosofico-esistenziale si colloca In Purgatorio di Giovanni Cioni, che riesce a parlare con credibilita' dell'assoluto e indefinibile tema della vita e della morte: un'autentica indagine antropologica su Napoli e sul rapporto magico che la gente ha con questa citta', metafora del Purgatorio stesso. Ancora la morte, ma vista attraverso gli occhi di un padre malato terminale, in La vita al tempo della morte di Andrea Caccia (venezia 67). Corde di Marcello Sannino, vincitore di tre premi all'ultimo Festival di Torino, e' la storia di vita di Ciro, un giovane pugile sempre in bilico tra successo ed invisibilita'. Piu' evidentemente politico, Fate la storia senza di me di Mirko Capozzoli (venezia 67) ripercorre la biografia di Albertino che, dal manicomio alle bande armate degli anni settanta, dal carcere all'eroina, attraversa, come in un paradigma, tutti i drammi della nostra storia piu' recente, sino alla morte per aids nel 1991. Tra gli altri ospiti del festival: Daniele Luchetti, Gianfranco Pannone (che presentera' in anteprima nazionale ''Ma che Storia'' il suo nuovo documentario sui 150 dell'Unita', prodotto dal LUCE) e il direttore di Cinecitta' LUCE Luciano Sovena, Anthony Tamburri del Calandra CUNY Institute di New York, la direttrice di I-Italy Letizia Airos. Il premio Dal testo allo schermo, consegnato nelle scorse edizioni a Roberto Saviano, Vincenzo Consolo e Moshin Hamid, sara' assegnato a Giorgio Vasta. Gran finale domenica 19 settembre con Nicolo' Fabi in concerto, guest star d'eccezione Daniele Silvestri.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/13/2010

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Villa indipendente Pianoconte
Casa vista mare Pianoconte Lipari Casa vista mare Pianoconte Lipari
590.000
Casa indipendente Quattropani Lipari Casa indipendente Quattropani Lipari
260.000
Immobile vista mare Canneto Immobile vista mare Canneto
530.000
Casa eoliana San Leonardo Lipari Casa eoliana San Leonardo Lipari
450.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Scorfano in Guazzètto (al forno) by Marco Miuccio

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands

Instagram #vulcanoconsult