L'aeroporto del Mela non riesce più a "decollare"

Gazzetta del Sud Sebastiano Caspanello Cosa vuole realmente fare la Provincia di Messina dell'aeroporto del Mela? È questo il quesito di fondo che ci si deve porre e che viene fuori dalla seduta della commissione Sviluppo economico di Palazzo dei Leoni che si è tenuta ieri mattina, presieduta dal consigliere Biagio Bonfiglio dell'Udc. Una seduta nel corso della quale si è cercato di riprendere il filo di un discorso che sembra essersi interrotto, nonostante lo scalo "del Tirreno", come qualcuno ama definirlo, fosse previsto nel programma elettorale del presidente Nanni Ricevuto. E nonostante l'aeroporto sia incardinato dal 2006 nel Piano triennale delle opere pubbliche della Provincia, con una previsione di spesa di oltre 280 milioni di euro, da realizzarsi in project financing. Ma che dall'amministrazione Ricevuto sia giunta una decisa frenata è testimoniato dal fatto che non è mai stato dato seguito all'ordine del giorno approvato nel marzo scorso dal consiglio provinciale, col quale si impegnava «il presidente ad attivare tutte le procedure necessarie per richiedere la conferenza speciale di servizi, al fine di acquisire tutti i pareri preliminari, necessari per verificare la fattibilità tecnica, giuridica, ambientale e sociale, sul progetto preliminare di un aeroporto di terzo livello nella Valle del Mela». Sono passati nove mesi e dai piani alti di Palazzo dei Leoni non è giunta notizia. Ieri, invece, in commissione dell'argomento si è discusso eccome. Ne hanno parlato l'ing. Carmelo Di Bartola, che ha snocciolato i numeri e i "perché", dal punto di vista tecnico, del sì all'aeroporto, Gianfilippo Muscianisi, imprenditore alberghiero e membro del Kiwanis club di Milazzo, oltre ai componenti dei vari comitato "pro aeroporto", Angelo Sindoni e Michele Minissale del comitato territoriale di Messina, Gaetano Recupero di quello di Barcellona e Tommaso Micalizzi di quello dell'Alto Ionio. Chi ha esposto le ragioni del "sì" ha dato alcuni numeri: la stima del traffico passeggeri allo start-up è di 700 mila passeggeri l'anno e sale, dopo il terzo anno, ad oltre 1 milione. L'occupazione diretta stimata è di 1.400 unità, alle quali se ne devono aggiungere 5 mila nell'indotto. «Messina è l'unico capoluogo di provincia con più di 200 mila abitanti – ha osservato Recupero – a non avere un aeroporto, nonostante vanti un terzo dei turisti dell'Isola». E secondo Di Bartola «il temuto incremento dell'inquinamento ambientale, che si aggirerebbe intorno al 7 per cento, verrebbe azzerato con la diminuzione del traffico autostradale». Di Bartola ha sottolineato un punto cruciale: «L'aeroporto del Mela non sottrarrebbe fette di torta a quelli di Palermo, Catania o Reggio Calabria, semplicemente la torta diverrebbe più ampia». Ma pare evidente che alla Provincia interessi di più la fetta di torta di Reggio Calabria. «Non ci sono stati passi avanti per lo scalo del Mela – ammette Bonfiglio – al contrario della Sogas, la società dell'aeroporto dello Stretto». Così quel quesito iniziale rimane, con una risposta che sembra già scontata.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/17/2010

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