C'è risacca, l'aliscafo parte un'ora prima !

Panarea- Siamo alle solite. Un pò scirocco con tanto di risacca e per gli aliscafi e' toccata e fuga dai poco protetti porti isolani. Anche con un'ora di anticipo rispetto al fissato orario di partenza, come avvenuto ieri mattina a Panarea, tra le proteste di una quindicina di passeggeri rimasti al porto con le valigie in mano e in preda alla rabbia per aver perso coincidenze con voli ,da Reggio e Catania, e treni. Protagonista nel bene e nel male la Ustica lines. Nel bene, perchè con l'aliscafo Alijumbo Messina partito da Milazzo alle 7,25 ha raggiunto e fatto, tra non poche difficoltà per l'insabbiamento dei fondali del porto, operazione a Stromboli alle 9,55. Imbarcando per Panarea 76 passeggeri. Contrariamente alla Siremar che con gli aliscafi di nuova generazione dal pescaggio più profondo, come l'Eraclide, per Stromboli ha dovuto dare forfait. Ma che a Panarea, va precisato, ieri ha ormeggiato tranquillamente. Nel male, perchè, lo stesso Alijumbo della Ustica, una volta arrivato, a Panarea, contrariamente all'aliscafo della Siremar, è rimasto in porto il tempo strettamente necessario per imbarcare i pochi fortunati presenti, per S.Marina Salina, Lipari e Milazzo. E poco dopo le 11 è ripartito per queste destinazioni. Lasciando, inevitabilmente a terra, chi, con calma, pensava di dover partire come da programma alle 12,20. Che, inevitabilmente, ha lasciato l'isola, con il successivo aliscafo delle 16,00, visto che ieri era impegnato anche l'elicottero privato di stanza sull'isola. " Ma - osserva il dott. Tito Serraino, semiresidente a Panarea e tra i danneggiati dalla "fuga" dell'aliscafo- non capisco in ogni caso perchè devo prendere l'elicottero per il quale occorrono 700 € per il trasporto di sei persone, quando l'aliscafo in situazioni non proprio difficili come oggi ( ieri ndr) potrebbe attendere nella rada del porto o nel vicino e probabilmente più riparato porto di Ginostra". L'unica spiegazione in questi casi può darla soltanto chi conduce i mezzi veloci, responsabile, va ricordato, dell'incolumità dei passeggeri e dell'aliscafo . Il comandante dell'Alijumbo, Gianfranco Parisi, tra i più audaci della societa trapanese, ha dichiarato semplicemente che " non c'erano le condizioni per restare ormeggiati in sicurezza nel lato nord del molo. E pensare che avevamo già rischiato nello scalo precedente. La risacca, anche se non forte come a Stromboli - ha spiegato- sbatteva l'aliscafo contro la banchina e con 76 passeggeri a bordo sarebbe stato un azzardo continuare a rischiare attendendo il normale orario di partenza. Di conseguenza, attraverso la sirena abbiamo sollecitato chi doveva imbarcarsi a farlo velocemente e siamo ripartiti per Santa Marina Salina". Occorre mettere mano al più presto alle opere di messa in sicurezza dello scalo panarellese. L'appalto, se lo è aggiudicato lo scorso 18 Gennaio la ditta Codra Mediterranea di Potenza.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/21/2007

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