Un depuratore e non poche contraddizioni

Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- Il sindaco Mariano Bruno continua a sostenere a spada tratta quel depuratore e opere connesse da 40 milioni di euro, anche di fronte al vacillare all’interno della sua maggioranza, per il diffuso malcontento. Com’è noto, la scarsa pubblicità data all’iniziativa, il sito scelto per l’impianto e men che meno le zone individuate per la realizzazione della vasche dei liquami ( una nei pressi del porto commerciale, l’altra nei pressi di una delle spiagge più affollate di Canneto) hanno scatenato, anche furibonde, proteste. Dopo aver dichiarato nei giorni scorsi, ribadendolo ieri nel corso di un incontro con la stampa, non curante delle “ conseguenti strumentalizzazioni politiche”, che la struttura si deve fare, e subito, laddove previsto dalla squadra del commissario per l’emergenza idrica Luigi Pelaggi, cioè a Canneto Dentro, ha anche fornito, per quanto gli è stato possibile, delle motivazioni tecniche. “ Nel corso di una recente audizione alla Direzione Regionale Urbanistica- ha annunciato il Sindaco- ho preso nota del parere contrario al depuratore e allo spostamento della centrale elettrica nella zona prevista dal Prg, cioè fuori Pignataro o Lazzaretto. Il parere del Dru deve adesso passare al vaglio del Comitato regionale urbanistica (Cru) per poi approdare in Consiglio comunale”. Il sindaco Bruno ha anche spiegato, come fatto venerdì sera al direttivo dell’associazione “Per Canneto” che la localizzazione del depuratore a Canneto Dentro è stata prevista dall’equipe del commissario Pelaggi in parte dell’area artigianale, dopo vari sopralluoghi per l’isola e d’accordo con i diretti interessati ( gli stessi artigiani) e che di tale collocazione erano a conoscenza, sin da un incontro avvenuto al Comune di Lipari, nel luglio dello scorso anno, tutti i consiglieri comunali. “ Ora- ha annunciato sempre il Sindaco- il commissario Pelaggi verrà nuovamente a Lipari ma solo per raccogliere proposte sul cambio della localizzazione della vasche di decantazione del depuratore. Le motivazioni tecniche “sentite”, come sostiene il primo cittadino, al Dru e divulgate ieri dallo stesso vengono però indirettamente sconfessate dal dirigente del Dipartimento Beni culturali, Gedo Campo a proposito di un parere rilasciato su porti turistici e alberghi a Siracusa. E lo ricorda proprio il consulente all’urbanistica di Mariano Bruno, cioè il consigliere indipendente Gianfranco Guarino. “ Campo- ha evidenziato, sottolinea l’ex vicesindaco- l'iter da seguire in caso di opere pubbliche entro i 150 metri dal mare; di fatto, per il depuratore a fuori Pignataro, occorre un parere del Consiglio Comunale per chiedere la deroga delle distanze, ed in ogni caso, la procedura non è legata assolutamente al Piano Regolatore Generale, così come si è verificato per la costruzione di parecchi alberghi. In ogni caso il Consiglio comunale è stato estromesso dalla procedura commissariale. Quanto hanno proposto i cittadini e il consiglio comunale per il depuratore di Lipari- aggiunge Guarino- incappa negli stessi vincoli dell'isola di Vulcano ad esclusione della distanza dalla battigia, ma stranamente nell'altra isola non vi sono motivi ostativi”. Il consigliere Guarino ha inoltre precisato, correggendo il Sindaco, che il Dru per il proprio parere, espresso a luglio, ha tenuto conto di una valutazione d’incidenza (Via Vas) del Prg non veritiera e che il Comune si è opposto con tanto di determina sindacale.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/6/2011