Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
La commissione Affari istituzionali dell'Ars ha approvato all'unanimità il disegno di legge in base al quale chi è rinviato a giudizio per reati che vanno dall'associazione per delinquere alla prostituzione minorile non può essere nominato assessore o ricevere altri incarichi in Sicilia nella pubblica amministrazione e decade se il contratto è in itinere. La norma è composta da 14 articoli, ed era già stata approvata dalla commissione Antimafia dell'Assemblea, presieduta da Lillo Speziale (Pd).
Dodici sono i reati per i quali scatta il blocco alle nomine: associazione per delinquere, associazione di tipo mafioso anche straniere, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita, omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali da parte delle persone sottoposte a una misura di prevenzione nonchè da parte dei condannati con sentenza definitiva, traffico illecito di rifiuti, delitti di tipo mafioso, prostituzione minorile, violenza sessuale.
Intanto l'opposizione è riuscita, anche ieri, in sede di conferenza dei capigruppo, ad impedire che si arrivi alla formulazione del nuovo calendario dei lavori. Prima bilancio e finanziaria, hanno sostenuto, anteponendo l'approvazione dei documenti finanziari a qualunque altra iniziativa. Anche se, come ha avuto modo di ricordare il presidente Raffaele Lombardo, la Regione non ha ancora chiaro il quadro delle somme di provenienza statale e non è previsto che la situazione si sblocchi prima della fine di marzo. Nell'attesa, invece di star con le mani in mano, nel vertice di maggioranza svoltosi ieri mattina alla presenza dello stesso Lombardo, è stato stabilito che si esamino prima la riforma elettorale per gli enti locali, la legge sulla semplificazione amministrativa, quella sulla Targa Florio e quella sul commercio. Per il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, però, "la legge elettorale non è una priorità" e Anci e Urps non sono stati neppure audite".
"La maggioranza - ha incalzato il capogruppo di Fds Titti Bufardeci - ci vuole fare perdere tempo con la legge elettorale". Per il capogruppo del Pid Rudy Maira, " è da irresponsabili affermare che il bilancio e la finanziaria approderanno in aula solo ad aprile. La Regione, senza gli strumenti finanziari, è paralizzata".
Di fronte al mancato accordo, il presidente dell'Ars Francesco Cascio ha deciso che i capigruppo tornino a riunirsi oggi a mezzogiorno. "Credo che i capigruppo della maggioranza- ha allora rilevato Lombardo - presenteranno una proposta di ordine dei lavori con l'obiettivo di trovare una intesa con l'opposizione. In caso contrario, si voterà in aula".
Nella seduta di ieri, è stato insediato il deputato siracusano Nunzio Cappadona (Pid), che ha sostituito l'on. Pippo Gianni dallo scorso 16 febbraio deputato a Montecitorio.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/23/2011
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