Riceviamo da Annamaria Cellai e pubblichiamo:
Sono una turista che ha trascorso, come ogni anno da molti anni, le sue vacanze alle isole Eolie, in particolare a Lipari. In questa estate, più di ogni altra, mi ha disturbato il fenomeno delle grandi onde, causate dal passaggio delle imbarcazioni veloci e che arrivano violentemente sulle spiagge.
In una giornata di particolare affollamento della spiaggia dove mi trovavo, ho assistito a scene del tipo che un bambino stava per essere sommerso prima che la mamma spaventatissima riuscisse ad acchiapparlo, una turista si è trovata completamente travolta dall’onda insieme alla sua macchina fotografica e al libro che stava leggendo e il fuggi fuggi della gente che saltellando per il mal di piedi si allontanava dalla riva per non essere bagnata. A quel punto ho telefonato alla Capitaneria chiedendo provvedimenti per i disagi. Mi è stato risposto che diverse persone avevano telefonato per segnalare la situazione e che avrebbero provveduto.
Bene, quando ho letto l’articolo che parlava dei provvedimenti presi dalla Capitaneria, per un attimo mi sono inorgoglita perché ho pensato che la mia telefonata aveva contribuito a migliorare la situazione delle spiagge, ma la scintilla è stata spenta immediatamente dalla motivazione del provvedimento preso: “. . . al fine di scoraggiare il mantenimento di velocità sostenute durante le delicate fasi di navigazione all’interno delle acque portuali che, come noto, provoca il fenomeno del moto ondoso pericoloso per le unità ormeggiate presso i pontili galleggianti. . . “ e i bambini? E i bagnanti?
Certo non costa nulla lo spavento di una mamma e di un bambino e neanche il disagio dei turisti . . . le barche invece . . . COSTANO!!!! Il dio quattrino è sempre più potente!
Buon ferragosto a tutti.
Anna Maria Cellai
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/8/2013
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