Ars, strategie anti riforma elettorale

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Lo hanno definito il "gran consiglio di guerra", l'incontro al ristorante fra i trenta deputati di Pdl, Pid e Fds, organizzato dai rispettivi capigruppo, Innocenzo Leontini, Rudy Maira e Titti Bufardeci, per concordare le iniziative più idonee a impedire che l'Ars vari la riforma elettorale per gli enti locali prima della scadenza del termine per applicarla alle prossime amministrative. Maira ha, però, smentito, affermando che il vertice al ristorante con la partecipazione di tutti i deputati dell'opposizione, non è stato "un grand jury di guerra": "Approfittiamo della seduta antimeridiana sulla legge elettorale per gli enti locali per fare il punto, alla vigilia di questo banco di prova del governo, sull'azione dei nostri partiti. E' evidente - ha aggiunto Maira - che dare priorità a questa riforma serva solo al Pd, o a parte di esso, per consolidare il rapporto con il presidente Lombardo. Devo comunque sottolineare che tra i democratici in pochi sono disposti a strapparsi i capelli per la nuova legge sull'elezione dei sindaci". La seduta è convocata per le 9,30 e dovrebbe concludersi alle 13 in concomitanza con la scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti, ma i deputati dell'opposizione iscritti a parlare sono 21 e potranno farlo per mezzora ciascuno. "E' difficile - ha rilevato Leontini - che il Parlamento riesca a vararla in tempi brevi. Ci sono oltre tremila emendamenti pronti". "Sarà una lunga giornata", ha commentato il capogruppo del Mpa Francesco Musotto: "E' legittimo che i deputati dell'opposizione usino tutto il tempo a loro disposizione, ma dicano chiaramente che il loro obiettivo è quello di fare ostruzionismo. Non si può affermare che la riforma elettorale è una legge inutile e poi intervenire su ogni emendamento. Facciano ciò che vogliono, ma tutto ciò è illogico e porta a una sola considerazione: è fondamentale rivedere il regolamento dell'aula". "Saremo compatti e presenti", ha incalzato il capogruppo dell'Udc Giulia Adamo e l'ostruzionismo è uno strumento nobile nelle mani dell'opposizione, ma va usato quando ci si trova davanti a una legge odiosa e ingiusta, ma così non è perché la riforma elettorale serve". Per il deputato del Fds Franco Mineo, invece, l'Ars dovrebbe occuparsi "di quanto sta avvenendo nel mondo della formazione professionale" e "mettere da parte l'inutile ddl sulla legge elettorale". Anche per Salvino Caputo del Pdl è difficile parlare di utilità della legge elettorale in un momento in cui i lavoratori della formazione scioperano per i loro stipendi e i giovani non trovano lavoro e sollecita semmai l'approvazione della legge sulla semplificazione amministrativa. Nei corridoi di Sala d'Ercole, intanto, si commenta la recente dichiarazione del presidente dell'Ars Francesco Cascio nel corso di una trasmissione televisiva nazionale in merito alle difficoltà incontrate per ridurre il numero dei deputati e il costo della politica in Sicilia. "Queste cose - ha affermato Cascio - i deputati non le accettano. Quando sono diventato presidente dell'Assemblea- ha aggiunto - ho tolto le auto blu a tutti i presidenti delle commissioni, dopo di che ho preso i libri dei carburanti, assieme al mio capo di gabinetto, e abbiamo fatto una media dei consumi con i chilometri fatti. Può consumare una macchina un litro per 300 metri? Normale che c'é la cresta, no?". "Le commissioni parlamentari all'Ars - ha detto Cascio - sono sei, più la commissione per l'esame dell'attività della commissione Europea, quella Antimafia e il comitato per la qualità della legislazione. Il taglio di auto blu ha determinato un risparmio per le casse dell'Ars di 400 mila euro l'anno".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/8/2011