Dissalatore ancora in panne

Dissalatore ancora in panne Lipari- Situazione idrica sempre più critica a Lipari a causa dell'insufficiente produzione d'acqua del dissalatore, dallo scorso otto aprile in attività con una delle tre unità a disposizione. Al vecchio impianto di Canneto Dentro auspicano di riattiavare un altro modulo di produzione entro domani. Frattanto i disagi, in attesa della navi cisterna, vanno diventando insostenibili. Come scritto dal sindaco Mariano Bruno alla Regione e al Prefetto sono soltanto 1150 i mc d'acqua prodotti al giorno dal dissalatore: un quantitativo che non basta neanche per la frazione di Canneto. Nelle zone alte dell'isola l'ultima distribuzione é stata effettuata per conto del comune, dalla ditta Bellino lo scorso nove aprile: di conseguenza, come comunicato dalla stessa società all'ente, si sono già esaurite le riserve di Monte S.Angelo ( i due serbatoi da 20.000 e 10.000 mc) e si stanno prosciugando le cisterne degli abitanti di Pianoconte e Quattropani. " Da gennaio - ha evidenziato l'amministratore delegato Antonino Bellino- abbiamo ricevuto 40 mila tonnellate d'acqua in meno rispetto a quello che può essere considerato il rifornimento minimo indispensabile. Per ripristinare il servizio sono necessari minimo 6000 tonnellate d'acqua settimanali dei quali 2500 rispettivamente per Pianoconte e Quattropani e 1000 per le zone di Pianogreca, Zinzolo, S.Margherita, Ponte e Diana". Senza interventi immediati per Antonino Bellino la situazione non potrà che degenerare. Lo stesso avvertimento é stato già lanciato dal capo reparto di Messina dell'Eas, Luigi Coniglio alla luce dei grossi disagi nella distribuzione nelle zone centrali dell'isola. Ed é stato già fatto presente che la scarsa produzione idrica del dissalatore potrebbe compromettere il normale approvvigionamento all'ospedale, nelle scuole, nella caserma dei carabinieri, nel distaccamento dei Vigili del fuoco e nei grandi alberghi, in alcuni dei quali, tra l'altro, si stanno per preparare degli importanti convegni. congressuale. Eppure quello dell'obsoleto dissalatore di Lipari e delle navi cisterna potrebbe, in chiave futura, non essere più un problema. La società tedesca "Aqua Blue" di Bubesheim, attende delle risposte dall'agenzia regionale per i rifiuti e le acque, dal Prefetto di Messina e dai ministeri che hanno finanziato con 38 milioni di euro di soldi pubblici i progetti relativi al Ciclo dell'acqua. Risposte in merito alla proposta di costruire a spese proprie un nuovo e meno invasivo dissalatore al posto di quello esistente capace di produrre 6.000 mc di acqua potabile, dando occupazione e facendo pagare l'acqua al comune 0,50 centesimi invece dei 0,66 centesimi che l'ente paga attualmente. Si tratta della stessa società che ha proposto al sindaco di Milazzo, Lorenzo Italiano ( e anche a quello di Lipari Mariano Bruno) di realizzare nel territorio comunale un piccolo medio stabilimento di pannelli solari ecocompatibili per uso fotovoltaico, investendo 20 milioni di euro ed impiegando a tempo indeterminato 156 persone , retribuite mensilmente con 1550 euro.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/17/2008

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