Due offerte per Tirrenia e Siremar

Due offerte per Tirrenia e Siremar Gazzetta del Sud Lipari- Due "plichi" per Tirrenia e due per Siremar sono arrivati al commissario straordinario delle due società di navigazione, Giancarlo D'Andrea. Nel comunicarlo con una nota, il commissario precisa «con particolare riferimento a Tirrenia», che «le offerte pervenute consentono la prosecuzione dell'ulteriore fase che precede la definitiva aggiudicazione». Con riguardo a Siremar, per l'aggiudicazione si potrà procedere in virtù dei provvedimenti previsti dalle misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza. Per Tirrenia, a quanto si è appreso, una delle due buste contiene un'offerta inferiore ai 300 milioni e l'altro plico una lettera di disponibilità a preparare una proposta d'acquisto fino a 380 milioni, così come previsto nel bando. L'unica offerta concreta, si è appreso ancora, è quella Compagnia italiana di navigazione, la cordata degli armatori napoletani Gianluigi Aponte, Vincenzo Onorato e dalla famiglia Grimaldi. La proposta d'acquisto darebbe disponibilità fino a 380 milioni, comunque inferiore alla valutazione di minimo 380 milioni fatta dall'advisor del ministero dello Sviluppo economico. La disponibilità per un'eventuale offerta è stata presentata da Mediterranea holding di Salvatore Lauro, che l'estate scorsa era stata molto vicina a rilevare l'intero gruppo Tirrenia. Per Siremar, visto che non sono arrivate offerte vincolanti, il commissario potrebbe chiedere l'autorizzazione al ministero dello Sviluppo economico per avviare una trattativa privata con coloro che avevano manifestato interesse. Mediterranea holding avrebbe presentato una disponibilità all'acquisto anche per Siremar. Nel pomeriggio, intanto, si è svolta una riunione fra il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e i sindaci delle isole minori. Lombardo ha annunciato che la società facente capo alla Regione ha rinunciato alla proposta d'acquisto per problemi economici. È già trapelata la notizia che avrebbero anche rinunciato i gruppi di Franza e Morace.

, a cura di Peppe Paino