Gazzetta del Sud
Primo Romeo
Palermo
Una sorta di "diritto di tribuna", cioè posto riservato tra il pubblico e possibilità di frequentare gli spazi dei deputati ma senza diritto di parola, nè ovviamente di voto. Avranno invece informazioni sui lavori dell'Aula e delle Commissioni, sale per incontri e conferenze stampa. La novità, presentata ieri dal presidente dell'Assemblea regionale Francesco Cascio (Pdl) in una conferenza stampa con i rappresentanti di Italia dei valori e di Sinistra e libertà, Fabio Giambrone e Erasmo Palazzotto. I due partiti sono rimasti fuori dal Parlamento regionale per lo sbarramento al 5%.
«L'ho deciso - ha spiegato Cascio - per partiti che sono presenti con gruppi parlamentari propri alla Camera o al Senato o in cinque Consigli regionali. Sono infatti una voce fortemente presente nella società, ma che attualmente non ha diritto di partecipare alla vita politica e democratica di questa Regione. Mi è sembrato giusto, nel rispetto del regolamento, puntualizzando di avere deciso da sè, senza interpellare il proprio partito – dare la possibilità a questi partiti politici di poter utilizzare l'istituzione parlamentare per far sentire la propria voce ai propri elettori. Spero possa essere introdotta in altre Regioni d'Italia». Un'iniziativa che ovviamente potrebbe allargarsi ad altri partiti presenti nel Parlamento nazionale, come i socialisti che potranno beneficiare di questa «scelta di sensibilità istituzionale».
E a margine della conferenza Cascio ha parlato di una sua eventuale candidatura alla presidenza della regione nella prossima legislatura: «Ci ho pensato, ma così come si pensa all'evoluzione naturale di un percorso politico di 10 anni. Ma ho sempre detto che qualora non ci fosse non sarebbe un problema per cui potrei entrare in paranoia. Non è un obbiettivo fisso della vita: ho fatto il vicepresidente, il capogruppo e il presidente dell'Ars». Una poltrona cui aspira anche il sottosegretario Gianfranco Miccichè, suo diretto "rivale" visto che proviene dal suo stesso schieramento e orbita nel centrodestra anche se adesso leader di un partito autonomo quale forza del Sud. Concorrenza che Cascio mostra di non temere: «E' un argomento su cui non mi voglio avventurare. Se Miccichè ritiene di voler fare questo passo nell'interesse della Sicilia, lo faccia. Non è un problema di cui devo rispondere io. Lo farà la coalizione che affronterà questo impegno al momento delle elezioni».
Il presidente dell'Ars ha quindi accennato ai prossimi appuntamenti d'Aula, prima di tutto il Bilancio: «Siamo al punto di partenza. Il governo regionale ha tentato di negoziare con quello nazionale una partita importante, che è la compartecipazione al fondo sanitario della Regione, cioè esattamente il buco che abbiamo nel bilancio della Regione. Il problema qui non è l'accordo, ma la copertura finanziaria. Manca ancora una partita importante, credo almeno 500 milioni di euro. Adesso parte la partita più importante, con la discussione della Finanziaria in Commissione. L'obiettivo è concludere prima di Pasqua».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/29/2011
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