Energia geotermica dal Marsili

Energia geotermica dal Marsili oltrelostretto.blogsicilia.it Qualcuno ha considerato il suo risveglio come un segno di disastro imminente. Altri come un’inevitabile percorso naturale. Altri ancora pensano di sfruttarlo. E’ il Marsili, il vulcano sottomarino della cui vita hanno ripreso con insistenza ad occuparsi i ricercatori che lo vedono protagonista di un progetto ambizioso: sfruttare l’energia che si sviluppa dal Marsili. Il progetto è di una società marchigiana specializzata in ingegneria naturalistica, la Eurobuilding di Servigliano, in provincia di Fermo. Il progetto si chiama ‘Marsili Project’ e punta a utilizzare l’energia geotermica che si può sviluppare dal vulcano a circa 180 chilometri a nord dell’arcipelago siciliano. Il Marsili è il vulcano sottomarino più grande d’Europa: 60 chilometri di lunghezza, 20 chilometri di larghezza, 3.800 metri di altezza e una sommità che sta a 400 metri sotto la superficie dell’acqua, con un’attività idrotermale importante producendo un calore che porta l’acqua a 300 gradi. Caratteristiche quest’ultima che consentirebbe di sviluppare un’alta entalpia, ovvero energia termodinamica. Il progetto della società Eurobuilding è del 2006 e in questi anni il gruppo di lavoro è stato affiancato dai ricercatori dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Istituto per la Geologia marina del Cnr-Ismar, dal Politecnico di Bari e dal Centro di ricerche sperimentali per le geotecnologie dell’Università di Chieti. L’autorizzazione alla ricerca del ministero dello sviluppo economico è arrivata nel 2009 ed entro il 2015 si prevede la costruzione di quattro piattaforme di estrazione per una produzione totale di circa 800-1.000 MegaWatt di energia geotermica, che sarà trasformata in energia elettrica in grado di soddisfare i bisogni di consumo di una città delle dimensioni poco più grandi di Palermo

, a cura di Peppe Paino