Ginostra-Gli ultimi stacchi , oltre 40 continui dalle 17.00 del pomeriggio in poi. Giustificata la rabbia dei ginostresi che da dicembre del 2007 sono costretti a subire i continui balck-out della centralina fotovoltaica con gravi ripercussioni sulle loro attività e tutto ciò che con i continui sbalzi ed interruzioni di energia elettrica si guasta. Si tratta di una vera e propria emergenza, anche perché oltre alle case ed agli esercizi commerciali, il problema si pone anche per la locale guardia medica, dove vi sono apparecchiature che necessitano della continuità energetica. I residenti ed i tanti turisti di Ginostra , una volta realizzato l’impianto, il cui costo è stato di circa 2 milioni e mezzo di euro, con i contributi economici dell’Assessorato Industria della Regione Siciliana, del Comune di Lipari e di Enel , si sono adeguati ed hanno acquistato tutte quelle apparecchiature e quegli elettrodomestici ai quali hanno dovuto rinunciare per una vita, godendo, così, finalmente di quei privilegi che il resto dei cittadini italiani ha sempre goduto. Eppure qualcosa evidentemente non va e adesso sono intenzionati anche a rivolgersi alla Procura della Repubblica se la situazione non sarà risolta al più presto. Se già in questo periodo, con solo una quindicina tra case ed esercizi commerciali dei residenti ci sono problemi, si chiedono infatti i ginostresi, cosa accadrà quando le case abitate saranno tutte e 140 circa e saranno aperti tutti i locali della piccola frazione. Ma facciamo un passo indietro:lL'intervento di elettrificazione della frazione è stato realizzato con una centrale fotovoltaica di produzione di energia elettrica di potenza pari a 100 kW di picco, fornita chiavi in mano da Conphoebus (la società del Gruppo Enel per la generazione distribuita da fonti rinnovabili), collegata ad una rete di distribuzione locale, i cui lavori sono stati svolti a cura di Enel Distribuzione. La centrale è stata progettata per soddisfare i bisogni di energia elettrica della località, contribuendo a migliorare la qualità della vita degli abitanti della località e a renderla quanto più prossima agli "standard" della terraferma. L’impianto comprende: un generatore fotovoltaico composto da circa 868 moduli , dimensionato per garantire l’alimentazione della frazione e produrre circa 100.000 kWh all'anno, con duecento elementi di accumulo , il cui il sistema è dimensionato per consentire una autonomia di esercizio di circa 4 giorni a pieno carico, ed ancora : un gruppo elettrogeno da 160 kW il cui funzionamento dovrebbe essere limitato ai soli motivi d'emergenza, in caso di guasto della centrale fotovoltaica o in caso di lunghi periodi di produzione insufficiente a soddisfare i fabbisogni della comunità. La stima fatta a suo tempo per il suo funzionamento annuo era non superiore a 180 ore. Ma accade ormai, che la centralina, nata per essere fotovoltaica, finisce , così, per essere alimentata prevalentemente dal generatore di supporto che , come detto, doveva invece entrare in funzione solo in casi eccezionali. Del problema , tra gli altri , si è fatto carico più volte il giovane commerciante Gianluca Giuffrè , che, prima verbalmente , e poi con una nota inviata in Prefettura e al sindaco, ha fatto presente, nel dettaglio, la situazione richiedendo un immediato intervento risolutivo. Una cosa è certa: si tratta di un impianto nuovo, “consegnato chiavi in mano” soltanto nel marzo del 2004, e del quale si dovrebbero occupare , per guasti e manutenzione, gli stessi realizzatori , ma che , a quanto appreso, fino ad oggi, solo raramente si sono visti in loco.
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 4/24/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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