Gazzetta del Sud
Natalia La Rosa
Ammonta a 206.185.323 euro il consuntivo 2010 di Palazzo dei Leoni, che è stato chiuso in parità e nel rispetto del patto di stabilità. Il documento contabile, approvato dalla Giunta su proposta dell'assessore Antonino Terranova, ha avuto parere favorevole dal collegio dei revisori dei conti ed è stato trasmesso alla competente commissione consiliare, dopo il cui esame approderà in aula.
Ciò che emerge con maggiore evidenza è la riduzione delle entrate tributarie rispetto al passato: quasi 1 milione dallo Stato, quasi 3 milioni dalle imposte. E il trend andrà a peggiorare: come preannuncia Terranova, infatti, per l'anno in corso il taglio sarà di 6,9 milioni, mentre per il 2012 addirittura si arriverà a 11 milioni in meno. L'auspicio è che i sacrifici non ricadano tutti sui servizi più vicini all'utenza ma che si riducano sprechi e spese non indispensabili.
Intanto, per il 2010 l'esponente della Giunta Ricevuto ha evidenziato come siano stati garantiti tutti i servizi necessari, cercando di mantenere o di aumentare gli stanziamenti utilizzando l'avanzo di amministrazione. È accaduto ad esempio per il turismo, per l'ambiente e per gli alunni disabili, ma sono aumentate anche le spese per la viabilità, soprattutto a causa degli eventi calamitosi (oltre il 50% di quelle in conto capitale) ma anche per l'edilizia scolastica. Nel dettaglio, sono stati stanziati 8,1 milioni per interventi di manutenzione e messa in sicurezza e quasi 2 milioni per il complesso di S. Placido Calonerò, chiostri e scuola agraria. Le spese correnti più consistenti, ovviamente sono determinate dal personale: 1114 dipendenti che costano mediamente 38.000 euro ciascuno. L'avanzo di amministrazione al 31 dicembre scorso è stato quantificato in 11,2 milioni, dei quali però solo 2,6 potranno essere spesi per investimenti: il resto è vincolato per garantire il mantenimento del patto di stabilità.
Intanto, ieri l'aula di Palazzo dei Leoni si è occupata di formazione e precariato, mentre oggi la sessione proseguirà con i debiti fuori bilancio: curiosamente, nell'intero 2010 nessun atto di questo tipo è stato votato dall'aula. «Si tratta di una questione tecnica – spiega il presidente Salvatore Fiore – visto che in molti casi la normativa consente che a provvedere al pagamento sia direttamente il dirigente, mentre l'aula procede solo ad una ratifica formale». All'ordine del giorno è iscritto anche il nuovo regolamento di contabilità.
Intanto, però, una spada di Damocle pende sulla regolare costituzione dell'organo di revisione contabile: un ricorso infatti è stato presentato contro l'elezione, avvenuta nel marzo scorso, del collegio composto da Franco Cannavò, presidente, e da Maria Gabriella Lo Presti e Diego Perrone. A ricorrere al Tar è stato il revisore uscente Gabriele Molica.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/17/2011
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