Il Pd: alleanza organica col Terzo Polo

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Secca replica del capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici a Sel e Idv che, unitamente alle minoranze interne del partito, premono perché si ricostituisca l'alleanza di centrosinistra e, come chiedono anche le opposizioni di Pdl, Pid e Fds, si sfiduci il governo in carica per andare subito a nuove elezioni. "La strada maestra – ha dichiarato – è quella di un'alleanza stabile fra partiti: il Pd e il Terzo polo devono continuare il lavoro di riforme e cambiamento avviato con il governo regionale, e mi auguro che in questo percorso ci possa essere il contributo di altre forze, come Sel e Idv". Quindi, dopo aver ricordato che "in questi mesi il lavoro del governo tecnico è stato troppe volte rallentato da tensioni interne ai partiti e da personalismi che, specie nel Pd, hanno sottratto tempo ed energie", ha auspicato "un colpo di reni". "Bisogna guardare avanti e costruire un'alleanza politica robusta fra partiti, al di là delle persone che oggi li rappresentano. Sono convinto che il Pd debba partire da un rapporto forte con Mpa e Udc, avendo come unico interesse il bene della Sicilia. Solo così saremo in grado di presentarci ai siciliani con una proposta chiara". Detto tutto questo, però, considerato che la lingua batte dove il dente duole, Cracolici, con chiaro riferimento alla battuta di Raffaele Lombardo che sarebbe disposto a ricandidarsi alla presidenza della Regione in caso di elezioni anticipate, ha ricordato, che Lombardo "in questi mesi ha più volte detto di non essere attaccato alla poltrona. E allora: "Considero questa affermazione un segno di responsabilità che va esattamente nella direzione che auspico, cioè la costruzione di un asse riformista in Sicilia, capace di andare al di là dei destini personali dei singoli, in grado di farci voltare definitivamente pagina rispetto agli anni terribili del berlusconismo e del cuffarismo". "Non mi appassionano – ha, quindi, avvertito - i discorsi basati sulle ipotesi, ma dico chiaramente che semmai si affronterà il tema delle elezioni anticipate, questo sarà discusso all'interno dell'alleanza, e solo allora si discuterà tutti insieme di candidature". Non la pensa così il deputato del Mpa Ferdinando Latteri, che invita Lombardo a diffidare del Pd: "Assistiamo in questi giorni a continui attacchi di aree diverse e rilevanti del Partito democratico nei confronti del presidente Lombardo e del Movimento per le Autonomie. Siamo evidentemente alla vigilia di un'ulteriore giravolta del gruppo dirigente, scarsamente affidabile, del Pd. In più occasioni, purtroppo inascoltato, avevo segnalato al presidente Lombardo che la modifica delle alleanze contratte alle elezioni, oltre che errata, si sarebbe rivelata sconveniente a causa della storica abitudine del Partito democratico di superare le proprie contraddizioni a scapito dei propri alleati". E, con riferimento, al recente incontro a Palazzo Grazioli del presidente della Regione con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che sembra essere stato mal digerito dai vertici del Pd auspica "che possa ripristinarsi in Sicilia l'alleanza con la quale si ottenne nel 2008 uno straordinario successo elettorale. Vedo, peraltro – afferma Latteri – che il mio augurio è condiviso dallo stesso senatore Pistorio, che fino a qualche giorno fa è stato fautore e protagonista del ribaltone siciliano. E c'è intanto polemica sul costo degli assessorati che ammonterebbe a circa due milioni annui complessivamente, non per assessore. In realtà, l'indennità di funzione per ciascun componente l'esecutivo, essendo stata ridotta del 10 per cento il 5 ottobre scorso, è di 48.600 euro lordi annui, a cui si sommano altri 184.000 euro lordi annui per equiparare gli assessori esterni ai deputati, per cui ogni assessori percepisce al lordo 232.600 euro l'anno; cui può aggiungersi, in caso di trasferta, una indennità giornaliera di 500 euro, comprensiva di spese di viaggio, vitto e alloggio. Da segnalare infine che ieri il vicepresidente vicario dell'Ars Santi Formica ha incontrato a Roma il ministro Raffaele Fitto dal quale ha ottenuto l'impegno a convocare i vertici delle Ferrovie per procedere al progetto definitivo del raddoppio tra Messina e S. Agata Militello.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/8/2011

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