Referendum, niente quorum nelle grandi città

Referendum, niente quorum nelle grandi città Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Anche in Sicilia trionfano i si, che si sono attestati tra il 96,2 per cento per il referendum sull'abrogazione della norma sul legittimo impedimento del presidente del Consiglio e dei ministri e il 97,9 sull'abrogazione della norma che avrebbe consentito i profitti sull'acqua. In complesso, però, l'affluenza alle urne è stata del 52,7%, appena superiore a quelle registrate in Calabria, Campania, Basilicata e Puglia. Ma se si fosse votato solo nelle grandi città, dove il problema della gestione dell'acqua è di gran lunga più rilevante, non si sarebbe raggiunto il quorum. A Catania, peraltro, non è stato raggiunto, né in provincia (49,8%), né in città (43,2%). A Palermo città si è recato alle urne solo il 48,5% degli elettori e il 50,4% di quelli dell'intera provincia. Risultato analogo a quello di Messina, dove l'affluenza maggiore si è registrata in provincia (53,6%), piuttosto che nel capoluogo (48%). A Caltanissetta, invece, gli elettori del capoluogo (51,3%) più di quelli della provincia (49,9%). A Trapani città (45,1%) e provincia (48,7). L'affluenza maggiore, invece s'è registrata a Ragusa (60%) città e provincia e nell'assetata Agrigento, dove è stata toccata quota 59,5 % e dove ha probabilmente influito anche la notizia che ben due siti dell'agrigentino (Palma di Montechiaro e Licata) sarebbero stati indicati per costruirvi una o due centrali nucleari. Alta l'affluenza anche a Enna (58,6%) e Siracusa (56,0%). Soddisfatto per questi risultati il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo perché, a suo dire, "confermano che la maggioranza dei siciliani ha sfiduciato Berlusconi e il suo governo e che c'è una grande voglia cambiamento". Per Lupo è stato "un successo di partecipazione che ha visto la mobilitazione di migliaia di cittadini, impegnati nei comitati per i referendum, e di militanti del Pd, che hanno organizzato migliaia di incontri e di assemblee in tutti i territori per sensibilizzare gli elettori a votare i quattro si". Per la capogruppo dell'Udc all'Ars Giulia Adamo questi risultati sono il chiaro sintomo che il popolo si è risvegliato". "Gli italiani – ha detto - hanno saputo scegliere tra il diritto al voto e la gitarella fuori porta. Un chiaro segnale di disobbedienza agli inviti rivolti dal premier Silvio Berlusconi e da alcuni esponenti dell'esecutivo. È l'ennesimo segnale lanciato dai cittadini che chiedono di essere protagonisti della vita politica. Un segnale che deve arrivare con forza anche ai partiti. Tocca, infatti, a loro adesso dovere interpretare e guidare questo cambiamento". Per il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca "é stata vinta una battaglia contro le lobbies politico clientelari. Gli italiani hanno dimostrato grande senso di responsabilità abrogando norme che avrebbero avuto gravi ripercussioni sulla vita di tutti i cittadini". "Il superamento del quorum – ha commentato il deputato del Pdl a Montecitorio Nino Germanà - non va strumentalizzato né politicizzato, intendendolo come un voto sull'operato del governo, ma costituisce l'occasione per ripensare certe strategie e va quindi considerato come il più alto momento di partecipazione e sovranità popolare. Lo stop al nucleare va letto in maniera consequenziale e contestuale al rilancio ed all'incremento delle fonti rinnovabili, settore che potrà essere il volano e dovrà costituire il motore dello sviluppo dell'intero sistema economico del nostro Paese". "Adesso che il pronunciamento dei cittadini è chiaro – ha incalzato la segretaria regionale della Cgil Mariella Maggio – occorre che si vada avanti. La Sicilia è una regione dove possono essere fatti subito passi significativi in direzione della volontà popolare, approvando un nuovo piano energetico incentrato sulle fonti rinnovabili e varando la legge di iniziativa popolare per l'acqua pubblica". "La riscrittura del piano energetico – ha concluso la Maggio- è oggi più che mai un atto dovuto, viste anche le grandi potenzialità che ha la Sicilia nel settore delle rinnovabili".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/14/2011

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