Gazzetta del Sud
Marcello Cimino
Palermo
Ancora ostacoli alla riforma dei consorzi Asi. Il taglio secco di 800 posti di sottogoverno non piace a molti. «Oggi i parlamentari cadono dalle nuvole. La legge che discutiamo – ha ricordato l'assessore alle Attività produttive nel momento in cui il presidente dell'Ars Francesco Cascio, accogliendo l'invito dell'opposizione a rinviare il dibattito, aggiornava ad oggi i lavori d'aula e convocava la conferenza dei capigruppo – è stata approvata dalla commissione Bilancio per due volte all'unanimità. Mi stranizza– che a criticare questa riforma sia l'area che si definisce liberista. Questa è una riforma importante, che fissa principi nuovi. Se non si vuole accettare questo cambiamento, si abbia il coraggio di dirlo».
Approvati 12 articoli nelle due sedute precedenti, il dibattito ieri s'è arenato sull'art. 13, quello che regola i compiti del consiglio d'amministrazione dell'Irsap, l'istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Prima della ripresa dei lavori d'aula, peraltro, il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini si era pronunciato contro la ripresa del dibattito sulle Asi.
«Si era deciso – aveva ricordato – di rimandare il testo in commissione per un ulteriore approfondimento. Ma oggi il governo in commissione non c'era e l'approfondimento non c'è stato. Mi chiedo allora, se l'Ars credeva necessaria una discussione ulteriore sul testo, come si può andare avanti con la votazione?».
E, in effetti, non c'è stata alcuna votazione sulle Asi. In precedenza, gran parte della seduta è stata dedicata al provvedimento che modifica la legge sulla caccia, approvato, alla fine, con 40 voti a favore, 16 contrari e due astenuti. Per quattro volte l'opposizione ha chiesto il voto segreto e tutte e quattro le volte è stata battuta. Particolarmente vivace lo scontro sul primo emendamento del governo che ha modificato le modalità di conteggio delle aree protette. Si passa, infatti, da una quota compresa tra il 20 e il 30 percento a livello provinciale, ad un minimo del 20 percento su scala regionale. Questo emendamento, a scrutinio segreto, è stato approvato con 27 voti a favore e 25 contrari su 52 deputati votanti. A vuoto anche un tentativo dell'opposizione di far saltare la seduta con la verifica del numero legale. In quel momento, infatti, sono risultati presenti in aula 48 deputati. Rinviare l'approvazione del disegno di legge avrebbe significato ritardare l'elaborazione dei calendari di caccia, il cui termine ultimo è fissato per il 4 agosto.
Soddisfatto per il risultato, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, che ha partecipato ai lavori d'aula, e che è anche un appassionato della caccia, ha dichiarato: «Se quest'anno avrò il tempo di dedicarmi a una battuta di caccia, lo farò consapevole che con la nuova legge approvata oggi si tutela ancor di più la fauna e si rispetta l'ambiente. L'ottimo lavoro di D'Antrassi e del parlamento va nella direzione giusta. Vengono introdotte soglie di protezione omogenee sul territorio e si delega alle organizzazioni del territorio la temporalità del calendario venatorio».
«Abbiamo approvato un testo equilibrato – ha rilevato il capogruppo del Pd Antonello Cracolici - che coniuga la necessità di tutela dell'ambiente e del territorio alle esigenze dei cacciatori. Questa legge permette, in via transitoria, l'entrata in vigore del Piano faunistico regionale che è attualmente in corso di pubblicazione: in questo modo – ha aggiunto Cracolici - si evitano vuoti che si sarebbero rivelati problematici, e si permette la regolare attività faunistica in Sicilia».
Di parere decisamente opposto il presidente della commissione Attività produttive Salvino Caputo del Pdl, contrariato perché il testo licenziato dalla commissione di merito è stato modificato in aula con gli emendamenti dell'assessore D'Antrassi.
«È una legge – ha detto – che non serve né ai cacciatori né agli ambientalisti, né ai sindaci che chiedevano norme per limitare la proliferazione di animali che stanno devastando i territori. Serve solo al governo che ha dimostrato di essere contro la caccia in Sicilia».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/27/2011
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