Ars, come previsto salvi 800 posti di sottogoverno

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Tagliare in sol colpo 800 posti di sottogoverno è quasi impossibile. Affossato dai franchi tiratori dell'Ars, e questa volta forse definitivamente, il disegno di legge di riforma dei Consorzi Asi, di iniziativa dell'assessore alle Attività produttive Marco Venturi. Dopo la votazione negativa di martedì, conclusasi con la bocciatura, a scrutinio segreto, dell'art. 22, quello che attribuiva all'assessore il potere di sciogliere il consiglio di amministrazione dell'istituendo Irsap, o di sostituirne i singolo componenti, ieri l'Ars ha bocciato, sempre a scrutinio segreto, gli articoli 33 e 34. Determinanti, per la bocciatura, anche questa volta, i franchi tiratori. Un altro tentativo per azzoppare il disegno di legge, in modo che, se approvato, fosse impossibile applicarlo, era stato portato avanti nel momento in cui era stato posto in votazione l'art. 27. Il tentativo è andato, però, a vuoto, perché a chiedere lo scrutinio segreto erano solo in otto e non quanti ne prevede il regolamento parlamentare. La votazione si è svolta, quindi, regolarmente, ma subito dopo da parte dell'opposizione è stata chiesta la verifica del numero legale e la seduta è stata sospesa. Alla ripresa, su richiesta del capogruppo del Mpa Francesco Musotto, si è passati all'esame dell'assestamento di bilancio, onde evitare che, in caso di nuova richiesta di verifica del numero legale i lavori d'aula, come prevede il regolamento, fossero rinviati ad oggi. Quindi, a conclusione di una breve serie di interventi dei deputati dell'opposizione Nino Beninati, Salvino Caputo, Carmelo Incardona e Toni Scilla e del deputato del Pd Filippo Panarello, con 43 voti favorevoli e 17 contrari, è stata approvata la manovra di assestamento del bilancio 2011. Il valore complessivo della manovra è di un miliardo e 177 milioni, di cui oltre 550 non vincolati. Contrariamente alle voci circolate prima della ripresa dei lavori d'aula, per cui nel documento avrebbero dovuto essere inseriti gli interventi per la formazione professionale e quelli per l'avvio del credito d'imposta, si è deciso di dare mandato alla commissione Finanze di procedere con un proprio testo ad hoc, da approvarsi prima della conclusione dei lavori d'aula. In particolare, per la formazione professionale è stato previsto uno stanziamento di 45 milioni di euro, mentre per il credito d'imposta sono stati resi disponibili 120 milioni. Chiuso il capitolo dell'assestamento di bilancio, si è tornati all'esame del disegno di legge sui consorzi ed è stato messo in votazione l'art. 28 che, sebbene a votazione segreta, è stato approvato con 34 si e 22 no. Ancora pochi minuti, e si arrivati alla votazione dell'art. 33, con cui si organizzava il passaggio degli attuali dipendenti Asi dai sopprimenti consorzi all'Irsap. Nuova richiesta di scrutinio segreto e nuova bocciatura. Su 56 votanti, 30 hanno votato contro il governo e 26 a favore. A questo punto il capogruppo del Pd Antonello Cracolici ha chiesto il rinvio del provvedimento in commissione, anche se mancavano appena cinque articoli per la votazione finale. E, invece, no, dopo una breve sospensione la maggioranza ha deciso di andare avanti, riproponendosi di rimediare con una serie di emendamenti aggiuntivi. Si è passati, allora, all'art. 34. Altra richiesta di voto segreto da parte dell'opposizione e altra bocciatura. Su 61 votanti, 29 hanno votato a favore del governo e 31 contro, determinando, oltre che l'immediata sospensione dei lavori d'aula, l'affossamento del provvedimento. Dopo la sospensione dei lavori parlamentari seguita alla bocciatura dell'art.34 del ddl sui Consorzi Asi che di fatto snatura l'intera riforma, l'assessore alle Attività produttive Marco Venturi molto amareggiato ha abbandonato Palazzo dei Normanni. Nei corridoi è circolata la voce di possibili dimissioni da parte di Venturi, ma non c'è stata alcuna conferma. «I deputati dell'opposizione fisicamente presenti in aula erano 13, dunque il disegno di legge sulle Asi è stato affossato dalla maggioranza», ha detto intervenendo all'Ars il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini. «La maggioranza – ha aggiunto Leontini – si è rivoltata contro l'assessore Venturi su quegli articoli del ddl che intaccavano l'autonomia dei territori. Noi avevamo avanzato delle proposte di modifica di quegli articoli ma il governo non ha voluto sentire ragioni».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/4/2011

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