(ASCA) - Roma, 23 ago - ''L'abolizione delle Province non comporta affatto che si cancellino anche i comuni-polvere.
Anzi presuppone che vengano salvati mettendoli in rete. Non si puo' fare calare il decreto-mannaia sui piccoli comuni perche' la loro abolizione non porta quasi ad una vera riduzione di spese. La Sicilia e' terra di centri e anche di isole minori che sono un pezzo forte della sua identita' e garantiscono nella qualita' le stesse funzioni di pubblico interesse di quelli medi e grandi. Ferma restando la necessita' di cambiare la manovra in Parlamento, il governo regionale esamini la possibilita' di ricorrere alla sua autonomia indicando la via alternativa di unioni e consorzi obbligatori, con servizi essenziali unitari non solo per enti locali piccolissimi ma per tutti quelli oltre una certa soglia demografica medio-piccola''. E' quanto dichiara Carmelo Briguglio, vicecapogruppo di Fli a Montecitorio e coordinatore regionale del partito in Sicilia.
''Cosi' si risparmierebbe veramente, con un taglio reale delle spese, senza cancellare prestazioni indispensabili nei nostri paesi e nelle zone interne che magari finirebbero per essere emarginate dal flusso dei servizi pubblici. Il governo Lombardo e l'Ars affrontino la questione, Fli e i suoi deputati regionali faranno la propria parte, d'intesa con le forze del Terzo Polo'', conclude Briguglio.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/23/2011
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