Verso il SalinaDocFest

Michele Merenda SALINA – Manca poco alla quinta edizione del SalinaDocFest, compagine internazionale del documentario narrativo, ormai un appuntamento fisso durante il mese di settembre per chi ama conoscere suoni, immagini e realtà di tutto il mondo, confermandosi importante punto di riferimento di questo particolare settore di nicchia della cinematografia. Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal 20 al 25. Nato per volontà di Giovanna Taviani (figlia del regista Vittorio Taviani), che ad oggi ne cura la direzione artistica, il festival 2011 avrà come tema: “Confini e Orizzonti”. «Un concetto molto importante – ci ha detto la Taviani – su cui ho riflettuto tantissimo, frutto anche di tante letture invernali. Mi interessava parecchio porre l’accento su quello che poi, a pensarci bene, è un vero ossimoro. I “confini” vanno intesi come frontiere, dando un’interpretazione comunque positiva del termine. Il Mediterraneo è un mare tra le terre e quindi costellato di tanti confini, diventando così un’interfaccia tra le popolazioni e fornendo contatti tra un paese e l’altro. Ho voluto accostare il termine “orizzonti” – ha continuato la regista – perché ciò che sta succedendo nel Mediterraneo ha a che fare proprio con un orizzonte comune. La rivolta dei tunisini, ad esempio, è la medesima rivolta dei giovani greci o di quelli di Palermo. Si tratta di un’intera generazione tradita ed indignata che reclama pane, lavoro e libertà. I titoli che porteremo costruiranno esattamente quell’orizzonte comune di cui parlo, dove ognuno si potrà riconoscere. Il SalinaDocFest è un po’ una comunità. Esiste un “noi” Mediterraneo? Beh, si tratta di una provocazione che desidero lanciare in questa edizione». L’evento, che verrà inaugurato col concerto del musicista siracusano Mario Incudine (autore di un brano intitolato “Salina”), prevede come sempre tante sezioni. I titoli dei film in gara saranno divulgati solo dopo il Festival di Venezia, ma possiamo già dire in anteprima che vi saranno tre film italiani e sei stranieri, a cui si aggiungono cinque importanti pellicole italiane fuori concorso nella sezione “Italia.doc”. Da rimarcare, poi, l’importante “Finestra sul Mediterraneo” con il patrocinio dei Consolati del Marocco e della Tunisia, che quest’anno tratterà come argomento: “La primavera araba”. Verrà fatto omaggio alla produzione del documentarista tunisino Hichem Ben Ammar, il quale sarà presente a Salina, oltre a un importante spazio-laboratorio riservato alle immagini dei giovani filmaker tunisini protagonisti della rivoluzione. Tra l’altro, durante questa sezione ci sarà anche la partecipazione straordinaria del celeberrimo cantautore siciliano Franco Battiato, che suonerà dei brani al pianoforte. Il premio letterario “Dal testo allo schermo”, che ha visto in questi anni nomi del calibro di Roberto Saviano, Vincenzo Consolo, Moshin Hamid e Giorgio Vasta, verrà assegnato a Tahar Ben Jelloun per le sue ultime opere, “Marocco” (Einaudi, 2010) e “La rivoluzione dei gelsomini” (Bompiani, 2011). Lo scrittore, originario di Fès e residente a Parigi, da sempre attento alla questione dell’identità dei paesi arabi e al rapporto tra l’identità stessa e l’alterità, incontrerà il pubblico di Salina. Il ruolo di moderatore sarà svolto dal professore Romano Luperini, docente di Letteratura Contemporanea all’Università di Siena. Da non perdere, inoltre, per la serata del 24, il concerto dell’altro celebre cantautore italiano Vinicio Capossela, che col suo tour estivo toccherà anche Salina, presentando il nuovo doppio disco “Marinai, profeti e balene”. Già da adesso, è prevista una grande affluenza di pubblico.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/7/2011