Gazzetta del Sud
Palermo- Il leader dell'Mpa Raffaele Lombardo, di rientro domenica sera dal tour de force nelle Eolie (prima a Salina, poi a Lipari) ha letto sulla "Gazzetta" della delusione di 25 sindaci dell'area dell'Alcantara che lo attendevano quello stesso giorno al convegno di partito presieduto da Carmelo Lo Monte e Lino Leanza. E ieri ha scritto a ciascuno di loro una lettera per non avallare la sensazione che si fosse sottratto al confronto: «Al convegno non sono stato invitato; ne sono stato informato, per puro caso, mercoledì quando da tempo vi erano in agenda incontri a Palermo, Agrigento e, dal tardo pomeriggio di sabato, nelle Eolie». Nel merito di alcune questioni agitate, ha bollato come «falso che il Governo regionale voglia accorpare Enti locali. È risaputo piuttosto della presa di posizione a favore dei piccoli Comuni assunta allorquando a Roma si proclamava di volerli abolire». Quanto allo scioglimento (delle Province) si tratta di un ddl ancora da presentare per sostituirle coi Liberi Consorzi dei Comuni e dell'ipotesi di un robusto decentramento di poteri, risorse, personale regionale a Comuni e istituendi Consorzi. «Nel Convegno - scrive Lombardo a ciascun sindaco - si sarebbe affermato che è cresciuta la spesa sanitaria? Sa bene che non è così: le spese si sono anzi ridotte, è stato rispettato il piano di rientro e si è avviata un'opera di risanamento la cui validità ci viene riconosciuta non solo in Italia».
Respinge quindi i toni usati nella convention Mpa, un "fuoco amico" ormai costante da parte di alcuni insofferenti, degno della più fiera opposizione: «È onesto parlare di immobilismo quando si riscrive un piano di rifiuti che ha archiviato il coacervo di malaffare e di malapolitica che erano i quattro mega termovalorizzatori; quando si riforma la legge sugli appalti; si stabilizzano migliaia di precari; si bloccano le assunzioni in una Regione che scoppia di personale; si riforma la formazione introducendo finalmente paletti e regole certe; si introduce il voto confermativo per la scelta del sindaco risparmiando alle comunità i tanti signor nessuno figli del trascinamento delle liste; e si fanno mille altre cose e soprattutto si difendono, a costo di quotidiane aggressioni, sempre e comunque, i diritti della Sicilia e di un Sud mai come in questi anni calpestati? Aggiungo che io non solo non mi sottraggo, ma sono disponibile sempre al confronto soprattutto con chi come un sindaco è portato giorno per giorno a fronteggiare mille problemi».
Infine una riflessione sul futuro dell'Mpa: «Sono certo che molti errori vanno corretti; che va riscoperto il gusto della militanza; applicate regole democratiche; il Movimento va radicato nel territorio a difesa della sua identità e dei suoi valori. Ma sono altrettanto certo che chi istilla a giorni alterni discredito sfiducia, malumore, non solo non ha futuro nell'Mpa, ma nuoce a un'idea nobilissima, quella dell'autonomia e della libertà del nostro popolo, alla quale, mi creda, tra mille ostacoli, insulti, difficoltà di ogni tipo, stiamo dedicando, perché è nostro dovere, ogni risorsa fisica e mentale».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/27/2011
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