Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari
Denunce su denunce da vent'anni, con più legali e audizioni alla Procura della Repubblica di Barcellona, per far sloggiare dalla sua ex abitazione, abusiva, acquisita al patrimonio comunale dal 16 febbraio del 1985, anche colui che nel 1991 se l'era aggiudicata all'asta per poco più di 212 milioni di vecchie lire. È Silvano Saltalamacchia, artista ed ex fiamma della cantante Giovanna, barman di classe e "re", nei primi anni 80, del commercio di prodotti per l'edilizia, con una rivendita sul corso Vittorio Emanuele che fatturava milioni su milioni. La felicità economica ed affettiva con una bella famiglia. Con quei soldi realizzò anche quella abitazione di 180 mq in zona cimiteriale; fabbricato per il quale il 7 novembre del 1984 venne, appunto, accertato l'abuso edilizio.
Dopo il passaggio dell'immobile al patrimonio indisponibile del Comune l'anomalo inserimento dello stesso tra i beni ancora di proprietà per gli assolvimenti della procedura fallimentare nella quale Saltalamacchia era incorso. Da li in poi l'inferno e una vita di stenti. Oggi che, come comunicato a giugno con una circolare dal dirigente regionale dell'urbanistica Sergio Gelardi, gli uffici dell'ente devono stare attenti a porre in essere gli adempimenti di propria competenza per non incorrere nell'ipotesi di danno erariale, che sarà comunicato direttamente alla Corte dei Conti dall'assessorato al Territorio e Ambiente, per il mancato utilizzo degli edifici abusivi passati al Comune, Saltalamacchia inizia a credere che «chi – come sostiene nell'ultima denuncia – ogni anno si fa le vacanze in casa mia possa davvero essere messo alla porta». Come annunciato dalla "Gazzetta", sabato, per i 29 immobili in totale acquisiti al patrimonio dell'ente in tutti questi anni, tra Lipari, Vulcano, Panarea, Filicudi e Alicudi, potrebbe presto registrarsi la concreta immissione in possesso. «E spero – dice Saltalamacchia – che quella casa possa essermi assegnata perché non ne ho. L'ho scritto anche al sindaco che non mi ha mai risposto». Ma dal Comune arrivano ben altre notizie: quella casa in zona cimiteriale potrà essere destinata solo a fini di pubblica utilità e si sta già pensando di realizzarvi il nuovo obitorio.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/28/2011
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