A Capo d'Orlando il "Porto delle Eolie"

Gazzetta del Sud Franco Perdichizzi Capo d'Orlando Porto delle Eolie oppure Porto dei Nebrodi o del Mercadante ? Dopo la firma "storica" dell'Accordo di programma, tra il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo ed il sindaco di Capo d'Orlando, Enzo Sindoni, entra prepotentemente nel dibattito cittadino l'intitolazione da dare all'infrastruttura. Il sindaco Enzo Sindoni nel ringraziare Raffaele Lombardo, giunto nell'aula consiliare paladina con tutto il suo staff di dirigenti che ha controfirmato l'Accordo che di fatto chiude l'iter burocratico ante-lavori, ha auspicato che il porto si chiamie "Porto delle Eolie". A questo punto la proposta dell'orlandino Nino Monastra, che come si ricorderà si ritirò per motivi familiari dalla corsa primaverile a sindaco della città dopo aver annunciato la sua candidatura, di una petizione popolare per dare modo ai cittadini di scegliere il nome da attribuire al porto. In un comunicato stampa, Monastra dice: «nessun porto delle isole Eolie si chiama Porto del Tirreno o del Mercadante. In quella baia ( San Gregorio ndr) hanno attraccato in antichità navi greche, romane, fenicie e si racconta pure che il celebre Orlando sia rimasto incantato dalla bellezza dei luoghi a tal punto che il nostro paese ha preso il suo nome. Credo sia giusto che a scegliere il nome, con una petizione popolare su una base di almeno cinque nomi proposti e discussi in consiglio comunale, siano i cittadini del nostro paese». Il riferimento a Mercadante porta alla Cave del Mercadante, un sito archeologico scoperto alcuni anni fa dal rimpianto assessore al turismo Antonio Librizzi, proprio all'interno dell'invaso del costruendo porto di San Gregorio. Il progetto redatto dall'Ati Eurovega-Franco, ha previsto per l'area del Mercadante, una grande copertura in materiale plastico trasparente che la difenda dalle intemperie e contemporaneamente dia maggiore visibilità a tutto il sito. Durante la firma dell'Accordo di programma tra il governatore Lombardo ed il sindaco Sindoni, sono stati svelati altri ragguagli sul progetto di completamento del porto che sarà gestito dalla società di progetto "Porto Turistico Capo d'Orlando Spa" cui attualmente sono soci l'Eurovega, la Franco e la Marina Costa Viola del patron della Mangiatorella, Francesco Federico che è anche il presidente. Quasi cinquanta milioni l'impegno economico della società e quindi molto maggiore del preventivato e di questi sinora 7.5 milioni è la quota di parte statale grazie ad un finanziamento già ottenuto dal Comune di Capo d'Orlando che potrebbe anche incrementarsi nei prossimi mesi. Secondo l'architetto Giuseppe Mangano, legale rappresentante della Eurovega, il decreto regionale che avalla l'Accordo di programma dovrebbe essere pubblicato entro la fine dell'anno. Dopo di che la società dovrà concludere i lavori entro due anni. Del progetto originario, firmato dall'ing. Nino Sutera per le opere a mare e dallo studio Ricchetti di Genova per quelle a terra, è stato stralciato l'anno scorso l'intervento di manutenzione e messa in sicurezza del molo di sopraflutto esistente. Tre milioni di euro il progetto che prevede la rifioritura dei tetrapodi che accompagnano tutto il molo di sopraflutto e che sarà messo in opera tramite un pontone galleggiante che giungerà nel porto entro la fine di questo mese. Tutto questo mentre è in itinere anche la realizzazione progettuale del porto a secco che, se realizzato, consentirà ad altre barche di piccola dimensione di essere ormeggiate nell'apposito spazio a terra da dove con un sistema di prelievo automatizzato saranno trasferite nell'invaso portuale dove sono previsti 552 posti barca.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/4/2011