Aeroporto del Mela, critiche dell'amministrazione

Gazzetta del Sud Antonino Pino San Filippo del mela «Sarebbe bene alla luce delle notevoli criticità che caratterizzano il progetto aeroporto che si prendesse in serio esame l'idea di abbandonare la strada intrapresa evitando altresì di contrabbandare un'opera assolutamente inutile come una occasione di sviluppo». Ad affermarlo il vicesindaco di San Filippo del Mela, Pasquale Aliprandi che esprime la posizione dell'Amministrazione comunale filippese sulla questione aeroporto del Mela in una fase nella quale si è notata una certa accelerazione da parte della Provincia. Aliprandi, preliminarmente pone alcuni quesiti importanti in merito alla possibile realizzazione dell'infrastruttura, «su un territorio già attenzionato a livello nazionale per i problemi ambientali esistenti» e chiede «alle autorità preposte quale è la ragione di questa accelerazione e soprattutto come mai la Provincia ha cambiato idea, essendone precedentemente contraria». «Vorrei sottolineare – prosegue l'amministratore filippese – che nonostante l'aeroporto si chiami del "Mela" il nostro Comune non è stato pienamente coinvolto nelle decisioni». Ed in merito alla concreta fattibilità dell'aeroporto in questo hinterland, esprime ancor meglio la posizione del Comune. «Credo che non sia superfluo ricordare che la realizzazione di tale opera ricade in "Area ad elevato rischio di crisi ambientale"; inoltre, come se tutto questo non bastasse, rientra, anche, all'interno dell'area "Sin" ovvero sito di interesse nazionale perimetrata dal Ministero dell'ambiente». Appare evidente dunque che per avviare la costruzione l'aeroporto occorre tutta una serie di autorizzazioni. È stato avviato questo iter? Non mi sembra di aver letto da qualche parte che l'opera in questione sia stata dotata di Via o Vas, tenuto conto che la situazione ambientale già fortemente compromessa, subirebbe inevitabilmente con la realizzazione dell'aeroporto un ulteriore aggravio e, vorrei sottolineare – prosegue – che gli aerei che dovrebbero decollare ed atterrare, volerebbero, a bassa quota, a ridosso di due industrie a rischio di incidente rilevante come Ram e Centrale Edipower».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/18/2011

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