Gazzetta del Sud
Leonardo Orlando
Barcellona
Il pericolo incombente di frane che potrebbero distaccarsi dalla montagna e di crolli di fabbricati inondati da acqua e fanghiglia che danno segni di cedimenti strutturali, aggiunto alla pioggia che ieri sera è tornata ad abbattersi sulla città, ha portato all'aumento considerevole degli sfollati. Ieri in serata – dopo l'ennesimo allarme pioggia – per decisione della Protezione civile che teme il dissesto di costoni della montagna sono state fatte evacuare dalla rispettive case di contrada Migliardo, sulle colline che sovrastano Barcellona, ben 75 persone. Gli sfollati di Migliardo hanno trovato ospitalità tra le famiglie di parenti. Chi non aveva possibilità di essere accolto nelle case di congiunti o conoscenti, è stato invece alloggiato nel dismesso plesso delle scuole elementari della stessa frazione, messo a disposizione dal Comune, dove non incombe pericolo per l'incolumità degli abitanti. I nuclei familiari allargati interessati al maxi esodo sono in tutto 24. Per quattro di queste famiglie, allontanate in un primo momento dalle rispettive abitazioni, è stato poi consentito il rientro a casa perché l'unico rischio a cui potrebbero essere esposti in caso di frane sarebbe solo quello di restare isolati. In mattinata, invece, l'emergenza è scattata in pieno centro dove un intero edificio a rischio crollo per la presenza negli scantinati di acqua e fango, palazzo Navarra di via tenente Genovese al civico 26 una delle arterie cittadine più martoriate dall'esondazione del Longano, è stato fatto sgomberare. Nel seminterrato è stata stimata la presenza di ben 8 milioni di litri di acqua che potrebbero aver compromesso le strutture portanti. Un primo accertamento avrebbe evidenziato segni di cedimenti strutturali, tanto che per precauzione è stato disposto lo sgombero in attesa del prosciugamento dell'acqua e della rimozione del fango. Dal condominio interessato al provvedimento in tutto sono state fatte evacuare 25 nuclei familiari, in prevalenza persone anziane con difficoltà di deambulazione e anche chi lavora in studi professionali ospitati nel palazzo. Molti gli anziani prelevati in barelle dai volontari della protezione civile, altri invece trasportati sulla benna delle pale meccaniche. Solo una minima parte dei condomini, è stata accolta dal vicino George hotel che in tutto ospita 30 sfollati e che da ieri non ha più camere disponibili. Gli altri sfollati hanno trovato ricovero da parenti e conoscenti. La mancanza di un piano di protezione civile in una città a costante rischio di esondazioni, mostra i limiti. Non si ha ancora l'esatta mappa dei posti letto disponibili sul territorio. Una coppia di coniugi con due bambine di 15 mesi e di 7 anni, che fino a lunedì abitava a piano terra in un altro condominio di via Genovese, l'Orchidea bianca, sta vivendo momenti drammatici per la perdita di tutto. «Oltre a rischiare la vita delle mie due bambine – racconta Francesco Scilipoti – non ho ricevuto la ben minima assistenza dal Comune. Chiedevo latte e pannolini per mia figlia che non mi sono mai stati dati. Attualmente sono ospitato da parenti e in tutto siamo dieci a vivere in quella casa. Al Comune si sono presi il mio numero di telefono e da allora non ho ricevuto, nonostante abbia più volte rinnovate le richieste di assistenza, alcuna risposta. Credo che si tratti di un fatto gravissimo quello di ignorare la richiesta di aiuto di una famiglia con due bambini, l'unica poi ad abitare a piano terra in questa strada colpita più delle altre». Ieri hanno iniziato a lavorare, i militari dell'Esercito impegnati nella rimozione del fango. In città, con mezzi meccanici, all'opera vi sono i soldati del Quinto Reggimento di fanteria dell'Aosta ed i militari del Quarto Reggimento del Genio guastatori di Palermo. Il territorio di Barcellona Pozzo di Gotto resta dunque ad alto rischio per la popolazione locale. In città manca l'acqua perché un guasto ancora non individuato si sarebbe verificato nelle condutture dell'acquedotto proveniente da Fondachelli Fantina. La poca acqua disponibile è razionata per un'ora al giorno. Infine, il sindaco Nania ha comunicato la chiusura a tempo indeterminato delle scuole in tutto il territorio comunale.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/25/2011
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