Lipari- Chissà cosa avranno pensato i tre turisti francesi intorno alle 16,30, nelle vicinanze della sede di Forza Italia e dei partiti della Cdl nel corso Vittorio Emanuele. Improvvisamente sono stati risucchiati dal rosso, bianco e verde delle bandiere di Forza Italia e dal gruppo dei sostenitori del Sindaco che stavano per iniziare la loro sfilata , stile mundial. Traffico in tilt nel cuore dell’isola: dalla selva di cori da stadio e tappi di bottiglie di spumante che partono per ogni dove, sbuca lui il Sindaco, “ amico”(questo il titolo del suo inno blues ascoltato per tutta la campagna elettorale), Mariano Bruno. Peppuccio Pellegrino detto “ Stecca”, Corrado Giannò e il resto dei suoi giovani lo lanciano per aria. “ Hai vinto, Mariano, hai vinto”, gli urlano. “ Abbiamo vinto! abbiamo vinto!”, risponde lui, in lacrime. Lacrime, si, di gioia e di liberazione dopo una campagna elettorale sofferta, tirata e senza esclusioni di colpi con i suoi avversari. Ma lacrime anche di emozione pura pensando agli insegnamenti del padre, dell’avvocato Francesco Bruno che non c’è più da qualche giorno. “ Consentitemelo. Questa vittoria la dedico a mio padre. E’ venuto a mancare in un momento difficile ed è il minimo che posso fare per tutto quello che mi ha dato. La gente ha dimostrato di volermi bene. Ora festeggiamo ma già da domattina ( oggi, ndr) saremo al lavoro. Ci sono tante cose da portare avanti a cominciare dal grande progetto nel quale crediamo tanto: quello della nuova portualità di Lipari. Gli elettori hanno riposto la loro fiducia anche per la chiarezza con la quale abbiamo cercato di spiegare più volte e in più sedi la validità di questa iniziativa nonostante le falsità enunciate in campagna elettorale. Tendo la mano all’avversario politico e amico Marco Giorgianni affinché si possa collaborare”. E via sul camion dei “ tifosi” per Canneto e per le altre zone di Lipari con il suo festante corteo al seguito. Dalla gioia di Bruno alla delusione di Marco Giorgianni e dei suoi sostenitori. Non c’è l’ha fatta, il giovane candidato di tanti giovani, anche di sinistra. I tempi per i suffragi elettorali evidentemente non sono maturi contrariamente a quelli dettati, di corsa, dall’unione politica. Nel quartiere generale della discoteca Turmalin poco dopo l’ufficialità del risultato Giorgianni e il suo sparring partner Riccardo Gullo prendono la parola per ringraziare quanti hanno partecipato alla loro avventura. “ Che non deve finire”, esortando i presenti a far valere nei prossimi cinque anni gli ideali per i quali sono battuti nell’ultimo mese. “ Questo è un paese – dichiara Riccardo Gullo- nel quale il sistema clientelare deve essere studiato attentamente. E’ penoso immaginare un paese amministrato come negli ultimi cinque anni”. Per Marco Giorgianni, invece “ non c’è nulla che non ha funzionato. Non ho nessuna recriminazione da fare. Prendo atto della volontà popolare. Avevamo scelto di non far più parte dell’amministrazione uscente e gli elettori ci hanno premiato mandandoci al ballottaggio. Poi ci siamo apparentati , com’è logico che fosse, con chi condivideva i nostri progetti. E’ nato un nuovo progetto politico che deve assolutamente andare avanti, a cominciare dai banchi dell’opposizione in consiglio. E sarà, posso già garantirlo, un’opposizione costruttiva”.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/29/2007
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