Lipari- Se ci fosse il decimo punto si potrebbe parlare dei "dieci comandamenti" presentati dall'Age, l'associazione dei geometri eoliani , al sindaco Mariano Bruno per poter risolvere i problemi più importanti della categoria che opera nell'arcipelago. Ed invece sono solo ( si fa per dire) nove e pesano come macigni.In particolare la questione legata al funzionamento dell'Ufficio urbanistica. Dopo il trasferimento in mobilità del geom. Massimo Crocco conta soltanto due unità e va potenziato con urgenza per evitare lo stato di paralisi. Per i geometri eoliani guidati nell'incontro con il primo cittadino, dal neo presidente Bartolo Favaloro affinchè proprio il Servizio urbanistica e illeciti edilizi funzioni meglio occorre in ogni caso il rispetto assoluto dell'ordine di protocollo d'entrata per l'istruttoria delle pratiche dalla sottoporre all'esame della commissione edilizia per il rilascio sia di concessioni che di autorizzazioni; il rispetto assoluto dei tempi per l'istruttoria tecnica, previsti dalle leggi vigenti; la redazione mensile delle pratiche da sottoporre alla stessa commissione edilizia per il rilascio di autorizzazioni o concessioni, per l'istruttoria degli illeciti, per il rilascio dei certificati di destinazione urbanistica, da esporre ai fini della trasparenza, all'albo comunale.Ciò in rispetto dell'ordine di protocollo, specificando le motivazioni delle eventuali deroghe sottoscritte dal funzionario concedente le eventuali sospensioni dell'istruttoria e relative motivazioni. Per i geometri inoltre l'eventuale urgenza, con scavalco del protocollo d'entrata, deve essere soltanto concessa a progetti sottoposti a finanziamenti con relativo decreto emesso alle opere pubbliche, ad opere che possono arrecare danno alla pubblica incolumità, a progetti di art. 13 L. 47/85 o varianti in corso d'opera. L'associazione dei geometri ha inoltre chiesto il rilascio delle autorizzazioni per le opere oggetto di asseverazione ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n° 37/85. Il resto delle richieste riguarda, sempre al Comune, l'unificazione degli orari di ricevimento nei giorni stabiliti e la garanzia della presenza dei funzionari preposti, l'istituzione dei servizi di sportello unico, Urp da raccordare con il Difensore civico, protocollo elettronico e dell'albo per gli incarichi professionali. Ma anche la disposizione, da inserire nei contratti, che vieta ai tecnici assunti dall'ente, anche per periodi brevi, di espletare la libera professione e il divieto assoluto ai tecnici assunti con contratto a termine di accedere agli atti del Comune che non riguardano l'incarico ricevuto. Chiesta infine la pubblicazione semestrale dell'elenco dei tecnici che hanno avuto affidati incarichi professionali, se a titolo gratuito o oneroso e quale criterio é stato seguito per l'affidamento.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/29/2008
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