Porto di Filicudi, quali risposte ?

Porto di Filicudi, quali risposte ? Lipari- Lettera del consigliere Pietro Lo Cascio al Sindaco di Lipari Una risposta alle interrogazioni sulle opere di messa in sicurezza a Filicudi Porto. Qualche giorno fa è finalmente pervenuta una risposta alle numerose interrogazioni presentate sulla grave vicenda dei lavori al molo di Filicudi Porto; naturalmente, devo ringraziare il sindaco Bruno e il R.U.P. De Vita per avermi inoltrato la comunicazione inviata al Comune di Lipari dal Genio Civile OO. MM. di Palermo il 29/11/2011, che per completezza allego alla presente. Apprendo quindi che: 1) la perizia relativa alla variante richiesta dal Comune al Genio Civile OO.MM. avrebbe tenuto conto di una serie di elementi sopraggiunti in corso d’opera, p.e. i risultati dei rilievi batimetrici effettuati dall’impresa (punto 4 del documento), nonché di “una maggiore sicurezza delle opere da realizzare” (punto 5); 2) i S.A.L. (ovvero i saldi relativi all’avanzamento dei lavori) per un importo di 1.215.343 euro sono riferiti ai lavori effettuati alla data del 4/11/2011 “prima dei danni alle opere dovuti alle mareggiate”; 3) alla data di invio della comunicazione, sarebbero stati messi in sicurezza i lavori finora eseguiti e sarebbe in corso di redazione una perizia di variante “per tener conto dei danni subiti”. Intanto, devo rilevare con una certa sorpresa il fatto che – all’avvio di lavori che interessano un molo – non si disponga di un quadro complessivo delle batimetrie circostanti, incluse quelle contigue all’area di cantiere, così che al sopraggiungere di una richiesta di variante e quando effettivamente sono già cominciati i relativi lavori, non si conoscano ancora i profili batimetrici dei fondali interessati (vedi punto 4); il punto 5, invece, è abbastanza fumoso: cosa intende il Genio Civile OO.MM. per “maggiore sicurezza” delle opere? Se ci si riferisce ai cassoni messi in posto, è bene ricordare che i primi cedimenti si sono verificati già lo scorso agosto (si veda l’articolo a firma di P. Paino sulla “Gazzetta del Sud” del 12/8/11), in presenza condizioni meteo-marine assolutamente normali; nuovi crolli, sempre documentati dalla stampa, si sono poi verificati all’inizio di ottobre, ossia precedentemente alla data riportata dal Genio Civile OO.MM. (4/11/11) in merito alla liquidazione dei lavori fino ad allora svolti. Su tali episodi, tuttavia, non risulta alcun cenno nella comunicazione inviata al Comune: ciò porta a ritenere che il direttore dei lavori abbia preferito non citarli, o che li sconosca, e questo sarebbe quanto meno singolare. È ovvio che le mareggiate successive alla fatidica data del 4/11/11, ovvero quelle alle quali la comunicazione attribuirebbe i “danni alle opere”, possano soltanto avere peggiorato una situazione che si era delineata come grave già da mesi. Inoltre, è veramente così complessa la redazione di una perizia che tenga conto dei danni subiti da opere di modesta estensione, come quelle del molo in questione, considerato che la comunicazione del Genio Civile OO.MM. risale al 29/11/2011 e che sono passati ormai due mesi? Vorrei infine comprendere, e ciò esula dalla lettera fin qui discussa, quale sia l’atteggiamento dell’amministrazione sulla grave situazione che – di fatto – rischia di paralizzare un cantiere nel principale scalo di Filicudi; è questa l’eredità che vuole lasciare agli abitanti dell’isola? Si accontenta davvero di qualche vaga e spesso imprecisa rassicurazione, come quelle riportate nel documento allegato, oppure è intenzionata REALMENTE a conoscere i veri motivi per i quali dei cassoni appena collocati sarebbero letteralmente scivolati, spostandosi dalla originaria sede di ancoraggio, e come gli stessi siano stati riempiti? Non è pensabile che le informazioni fin qui addotte restituiscano un quadro chiaro, né riguardo a tali punti, né all’entità dei danni e alle loro conseguenze (in termini economici e di tempo). Per questo motivo, ritengo che i quesiti avanzati con le precedenti mie interrogazioni non siano stati assolutamente soddisfatti. Sarebbe altresì interessante comprendere i motivi per i quali la presidenza del consiglio comunale ignora ostentatamente la mozione approvata all’unanimità dallo stesso il 25/8/2011, dove si chiedeva l’immediata convocazione del R.U.P. in consiglio “per fornire esaustive informazioni e relazionare sullo stato dei lavori”; ma temo che tali motivi, come di consueto, sfuggano a qualsiasi razionale interpretazione, e che il consiglio richiesto a fine agosto non verrà mai celebrato, confermando ancora una volta la sua proverbiale latitanza sui temi concreti e di evidente importanza per la nostra comunità. Cordialmente Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/21/2012

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