Petizione di quindici persone sottoposte a trattamenti di emodialisi all'ospedale di Lipari, inviata al Commissario Straordinario dell'Asp 5 Francesco Poli:
Siamo i pazienti dializzati del P.O. di Lipari, esseri umani come tutti quelli che popolano questa terra che vivono una vita ormai diventata difficile per i giochi di potere; giostra attorno cui si decidono i destini di un popolo, le sorti di un paese, dove il Dio Denaro domani ormai inesorabilmente sopra la morale, la dignità, i sentimenti, i valori essenziali che un tempo formavano l'uomo e oggi si sono perduti.
Noi dializzati, ebbene, facciamo parte anche noi di questo mondo, di questa pazza società con i nostri diritti di cittadini anche se malati. Si sono persi i sentimenti, ma noi denunciamo lo stesso la nostra sofferenza, non quella legata alla nostra malattia con la quale abbiamo imparato a convivere ma quella dell'anima e della mente nel vedere improvvisamente vacillare l'equilibrio e la tranquillità che avevano raggiunto grazie a quelle persone, medici e infermieri che ci curano, che ci stanno vicino non solo con la loro grande professionalità e perizia tecnica, ma con rispetto e assistenza non solo fisica ma psicologica, di cui abbiamo tanto bisogno per accettare la malattia. Sono riusciti a strappare un sorriso ad ognuno di noi, ci hanno insegnato a convivere meglio con la nostra malattia e a capire che non siamo diversi ma uguali agli altri e hanno dato a molti la forza di reagire, di risollevarsi e ad alcuni, ancora giovani, la speranza di un trapianto. Il dr. Messina Salvatore ci ha festeggiato a tutti il compleanno con una torta "e il nostro compagno Calenda B. si è messo a piangere perchè nessuno gli aveva mai fatto la torta per il suo compleanno".
Le verrà da ridere leggendo queste righe, forse sarà una sciocchezza ma noi siamo convinti che un giorno di felicità vale più dei soldi e un medico per essere bravissimo deve innanzi tutto possedere qualità umane, non servono solo le terapie ma il sentirsi profondamente compresi e aiutati.
Noi abbiamo bisogno di medici così bravi come il dr. Messina e la dott.ssa Scurria Rosa il cui impegno nel lavoro si sente e invece improvvisamente ci cambiano la vita perchè chi decide dall'alto manda via due medici validissimi e preparati come giocattoli che buttano via, il loro contratto è scaduto, non glielo rinnovano, sono precari, c'è la crisi, la graduatoria e quant'altro. Nella Bibbia si legge che gli ultimi saranno i primi, poi invece gli ultimi se ne vanno a casa e non è giusto. La triste realtà è questa, se ne fregano di tutti i sacrifici che questi ragazzi hanno fatto, di ciò che hanno costruito, di aver accettato un posto a Lipari che altri non volevano per i diasagi, le limitazioni, le spese hanno lasciato sulla terraferma i loro familiari, sono rimasti per lunghissimi periodi isolati per le condizioni del tempo senza lamentarsi come hanno fatto altri, ma non sono stati premiati.
Noi sappiamo benissimo che l'economia va male e che il ministro Monti dice sempre che l'Italia va salvata con i nostri sacrifici, ma perchè a pagare devono essere sempre i più deboli ? Noi siamo ammalati e facciamo di una piccola comunità, siamo i dializzati di Lipari e isole minori e siamo stanchi di vedere medici che vanno e vengono e parlano sempre di andarsene il più presto possibile, noi vogliamo medici che sono contenti di abitare e lavorare sull'isola come il dr. Messina e la dott.ssa Scurria che speriamo ci vengano restituiti al più presto, noi non possiamo vivere senza un punto di riferimento e loro ci hanno dato molto. Inoltre come se non bastasse sempre per i maledetti soldi che dicono non ci sono per pagare la benzina, ci tolgono anche il diritto al mezzo di trasporto per i dializzati, c'è chi cerca di tamponare generosamente per evitare il peggio, il peggio è che ci è stato detto che dovremo prenderci il taxi che poi ci sarà rimborsato ma noi abbiamo voglia di gridarlo questo scandalo perchè prima i soldi si devono anticipare e che fine faranno gli allettati e gli invalidi, sono stati già condannati ?
In Italia si parla solo di doveri ma dove sono andati a finire i nostri diritti ?
Chiediamo che questa lettera non venga cestinata come zavorra da buttare via ma che la s.v. ill.ma si soffermi un attimo a riflettere sul valore della vita e la dignità di un cristiano e trovi una soluzione anche per noi.
Seguono le firme di quindici dializzati in cura all'Ospedale di Lipari
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/3/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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