Ars, più finanziamenti alla cultura

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Approvati dall'Ars, a conclusione di una lunga giornata di trattative, gli articoli del bilancio preventivo della Regione. La votazione finale è prevista per questa sera o al più tardi domani, dopo l'approvazione della finanziaria regionale. Approvato anche una emendamento del governo in sostituzione della celeberrima "Tabella H", con cui si assegnano fondi ad enti, associazioni culturali e fondazioni. In particolare, rispetto ai tagli previsti alla vigilia, sono stati rimpinguati i fondi destinati all'Orchestra sinfonica (10,6 milioni), al Teatro Massimo di Palermo (10 milioni) e, in accoglimento di un emendamento del vicepresidente vicario dell'Ars Santi Formica, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, a cui andranno 6 milioni e 900 mila euro. Sempre rispetto ai tagli programmati alla vigilia, è cresciuto anche lo stanziamento per gli Ersu, che ora ammonta complessivamente a 16,672 milioni. L'anno scorso per lo stesso scopo erano stati erogati circa 24 milioni di euro. Due milioni e 700 mila euro saranno, invece, utilizzati "per incrementare il movimento turistico verso la regione ed il turismo interno" e 1,3 milioni "per iniziative di carattere culturale artistico e scientifico di particolare rilevanza". Confermato, rispetto al 2011, anche lo stanziamento (600 mila euro) per la Fondazione Federico II, mentre tre milioni sono destinati a "spese per lavori connessi alla funzionalità, manutenzione e riparazione dei beni demaniali e dei beni destinati ad uffici della Regione siciliana e dei relativi impianti". Altri 606 mila euro andranno ad enti ecclesiastici per la riparazione di strumenti musicali. Nonostante le proteste, inoltre, è passato il taglio di 250 mila euro al capitolo riguardante il "contributo ad integrazione dei bilanci dei consorzi di bonifica". «l Pd – ha commentato il capogruppo dei democratici all'Ars Antonello Cracolici – si è impegnato per difendere la cultura, la scuola e l'università. Viviamo una fase di recessione, sono diminuiti i trasferimenti e i tagli sono inevitabili. Ci siamo battuti – ha aggiunto – per mantenere i fondi per il diritto allo studio universitario e per il funzionamento delle scuole, abbiamo limitato i tagli per i teatri riducendoli a solo il 5% rispetto all'anno scorso, abbiamo difeso le risorse per le associazioni antimafia e antiracket». «Attraversiamo una fase complicata: vista la situazione – ha concluso Cracolici – possiamo dire di avere fatto un buon lavoro». Per il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, invece, in questo bilancio non ci sono interventi qualificanti. In realtà è solo «una lunga teoria di norme, fatta di prebende, di clientelismi e di interessi di bottega. Questi i termini del naufragio politico di quel che doveva essere, secondo i proclami, il governo delle riforme a favore della Sicilia e che si dimostra nei fatti antisiciliano». Soddisfatta, non del bilancio, ma perché il governo, in seguito alla sua contestazione, ha ritirato un emendamento con cui si stanziava complessivamente 1,6 milioni per le spese della presidenza della Regione, la deputata del Pid Cantiere Popolare Marianna Caronia. «È un bilancio – ha dichiarato il vice capogruippo del Pdl Salvo Pogliese – falsato dalle entrate virtualià basti pensare al tarocco della valorizzazione degli immobili e dello smobilizzo delle quote delle partecipate, su cui non può non esserci il voto contrario del Pdl. Bene, invece – ha concluso – il finanziamento della L.R. 11 del 2011 che prevede l'esenzione Irap per le nuove imprese giovanili e femminili». Intanto cè un candidato alla successione di Lombardo. «Se qualcuno pensa che abbia barattato la candidatura a governatore con l'appoggio a Costa si sbaglia di grosso. Non mi faccio promettere più niente da nessuno. Mi candiderò comunque alla presidenza della Regione » ha affermato Gianfranco Miccichè. «Ho ricette importanti per la Sicilia -ha aggiunto- e sono assolutamente certo che otterremo risultati di non poco conto».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/28/2012

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