Ticket sbarco di 1,50 € resta tutto alle Eolie

Ticket sbarco di 1,50 € resta tutto alle Eolie Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari Arriva per tutte le isole italiane una tassa sui turisti mordi e fuggi ma alle Eolie non è una novità: si paga, ormai, da dieci anni. Un emendamento al dl fiscale approvato dalla Commissione Finanze della Camera, prevede, infatti, che i comuni delle isole minori potranno istituire «un'imposta di sbarco» alternativa alla tassa di soggiorno fino a 1,50 euro. La tassa si pagherebbe al momento dell'acquisto del biglietto del mezzo di trasporto. Vengono esentati i residenti e i lavoratori o studenti pendolari. Soddisfatti i sindaci di tutte le isole italiane, compresi quelli di Capri e Ischia, che intravedono, con l'arrivo di nuove risorse, la soluzione di tanti piccoli problemi anche se va chiarito quanto di questo euro e mezzo andrà allo Stato. Il nodo, come per l'Imu, è li. In attesa di saperne di più dal decreto di attuazione e del parere della conferenza stato-regioni di certo potrà continuare a stare tranquilla, almeno sotto questo punto di vista la nuova amministrazione comunale di Lipari. I non residenti che sbarcano nelle isole del Comune di Lipari, infatti, pagano un'euro sul biglietto di trasporto e tre euro per la scalata ai vulcani. Ma si tratta di un provvedimento di Protezione Civile, proposto e ottenuto dal sindaco uscente Mariano Bruno, che si rinnova, appunto, da dieci anni, collegato all'emergenza turistica per i massicci flussi del periodo estivo. Sistema che gode di una contabilità separata dal bilancio comunale, gestita dal funzionario delegato (il sindaco appunto) e dai suoi incaricati: le somme incassate, più di 400 mila euro annui, rimangono tutte nell'arcipelago, ma, ed è questa semmai l'anomalia, è il funzionario delegato che dispone come devono essere spese, ovviamente in relazione agli interventi di protezione civile e/o di manutenzione varia da praticare nelle sei isole. Sul ticket di sbarco va ricordato che la Protezione civile aveva preso in esame, su richiesta del funzionario delegato Mariano Bruno, la possibilità di un aumento dello stesso a tre euro e di quello per la scalata ai vulcani a cinque euro. Ma non se n'è saputo più nulla. E forse è meglio così dal momento che per raggiungere le Eolie (dove gli albergatori si oppongono fermamente alla tassa di soggiorno) i turisti si "dissanguano" già economicamente oltre a perdere quasi un giorno della loro vacanza da Catania o da Reggio Calabria, tra autobus, aliscafi o navi.

a cura di Peppe Paino