segue
Pur facendo le dovute differenze e tenendo presenti le diverse contingenze territoriali e socioeconomiche resta comunque di evidente comprensione come il progetto in oggetto miri significativamente all'ottenimento di cd. Garanzie intrinseche
(quindi immobili, strutture di servizi, etc)e al suo
sfruttamento piuttosto che al mero rendimento economico legato allo sfruttamento dei servizi nautici.
Concetto rafforzato inoltre dalla valutazione che il porto in progetto, dei tre requisiti che in generale si richiedono per la verifica positiva della fattibilità del progetto finanziario e cioè (1. assenza di elevata stagionalità,
2. mancanza di esposizione alla volubilità dei flussi turistici, 3. garanzie intrinseche) risponda positivamente solo al terzo requisito, come già anticipato precedentemente.
In altre parole, nessun consulente saggio, in assenza delle così consistenti garanzie intrinseche assicurate alla società proponente , valuterebbe l'operazione su un piano prettamente economico, positiva.
Ciò induce il timore che la comunità eoliana piuttosto che poter usufruire di un nuovo strumento efficace e idoneo sul piano infrastrutturale e logistico possa piuttosto doversi confrontare con un nuovo soggetto economico in posizione decisamente rilevante, che sulla scorta dei privilegi legati al profilo concessorio del modello contrattuale possa minare il già precario equilibrio del tessuto socioeconomico dell'isola.
Inoltre, se non si prospettano strategie serie ed efficaci di promozione dell'offerta turistica e di destagionalizzazione l'opera potrebbe diventare una "cattedrale nel deserto", nel senso che accoglierebbe diportisti nel periodo giugno-settembre ma nei restanti mesi si limiterebbe ad espletare una funzione di mero deposito di natanti.
In una realtà in cui mancano strutture portuali in grado di garantire collegamenti efficienti tutto l' anno ed in qualunque condizione atmosferica è lecito chiedersi quale reale impatto positivo possa avere sulla popolazione un' opera destinata a funzionare a pieno regime solo nel periodo estivo e per giunta a danno dell'economia locale così come concepita.
In conclusione, il futuro e lo sviluppo delle Eolie è legato inscindibilmente alla risoluzione dei gravi problemi infrastrutturali della portualità, ma a parere dello scrivente, la soluzione prospettata risulta sovradimensionata e rispondente più a dinamiche di mero investimento economico privato che a piani di sviluppo e riqualificazione della portualità dell'isola.
Si rivelerebbero assai più indicate strutture più "leggere", di dimensioni e impatto ambientale ed economico minori, maggiormente integrate nel contesto ambientale così delicato dell'isola che possano fondersi con l'attuale microequilibrio socioeconomico e ambientale.
Protocollato all’Assessorato competente febbraio 2011.
Nella qualità di consulente dell’ Assesorato Sport Spettacolo
e Turismo con delibera prot. 797/GAB del 29.12.2010
Cordiali Saluti
NINO ORIFICI
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/24/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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