Oltre 4 milioni e 400 mila alle urne

Oltre 4 milioni e 400 mila alle urne Gazzetta del Sud Palermo- Oggi e domani oltre 4 milioni 400 mila siciliani si recheranno alle urne per eleggere i presidenti e i consiglieri di otto province su nove (manca solo Ragusa) e i sindaci e le assemblee di 147 comuni, fra i quali Siracusa, Messina e Catania. Urne sospese, in extremis, a Siculiana, in provincia di Agrigento, dopo che il Consiglio dei ministri ha decretato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale. Vane le dimissioni del sindaco e della giunta che l'anno scorso si erano dimessi a seguito di una retata che portò a tredici arresti. Si voterà, invece, in altri sette comuni sciolti per mafia: Castellammare del Golfo, Vicari, Torretta, Roccamena, Burgio, Riesi e Terme Vigliatore. Alle urne anche Mineo, nonostante qualcuno avesse chiesto il rinvio dopo la strage del lavoro.Sono 3148 i candidati alle provinciali, circa quindicimila alle comunali. Gli elettori sono esattamente 4.417.672, le sezioni 5.105. Oggi i seggi aperti dalle 8 alle 22, lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo lo scrutinio; si comincerà dalle provinciali. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 29 e 30 giugno. A Catania in sette si contenderanno la poltrona di sindaco: i candidati più agguerriti sono Raffaele Stancanelli, di Alleanza nazionale, sostenuto da Pdl, Udc ed Mpa; Nello Musumeci de La Destra di Storace, Giovanni Burtone, deputato nazionale del Pd.A Messina, dove in "partita" ci sono sei candidati, sarà un duello tra ex con Giusepep Buzzanca di An e Francantonio Genovese del Pd. A Siracusa Roberto Visentin ha messo d'accordo Pdl, Udc ed Mpa e se la vedrà con Roberto De Benedictis deputato regionale del Pd. Curiosità: a Favignana, dopo una pronuncia del Tar, resta un solo candidato, Lucio Antinoro, ma per farcela occorre che l'affluenza sia almeno del 50%.Nelle province, dove i candidati alla presidenza sono 30, sfida a due a Palermo tra Franco Piro, ex parlamentare del Pd, schierato dal centrosinistra unito, e Giovanni Avanti (Udc), ex assessore comunale sostenuto da tutto il Pdl. Stesso schema a Siracusa tra l'ex sottosegretario di An Nicola Bono, per il centrodestra, e Giuseppe Zappulla, per il centrosinistra. Cinque i candidati ad Agrigento, dove un Pd spaccato ha ufficialmente puntato su Giandomenico Vivacqua, mentre il centrodestra è compatto su Eugenio D'Orsi. Cinque anche a Enna, dove i principali contendenti sono Antonino Muratore per Pd, Idv e Ps, e Giuseppe Monaco, per il centrodestra. Quattro a Catania e i principali sono Giuseppe Castiglione, europarlamentare del Pdl, e il sindacalista Salvatore Leotta, per il centrosinistra. Quattro a Caltanissetta, con i due principali contendenti che sono Pino Federico del centrodestra e l'ex sindaco nisseno Salvatore Messana del centrosinistra. Pure in quattro a Messina per una poltrona contesa soprattutto da Nanni Ricevuto del centrodestra e Paolo Silvestro Siracusano per il centrosinistra. Infine quattro candidati nella provincia di Trapani dove se la vedranno in particolare il deputato regionale del Pd Camillo Oddo, su cui puntano i veltroniani, Idv e due liste civiche, e l'ex parlamentare regionale dell'Udc Mimmo Turano, appoggiato dal centrodestra.A Salemi, una delegazione degli "Amici di Beppe Grillo" sarebbe stata aggredita da alcune persone che assistevano al comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato a sindaco del paese, Vittorio Sgarbi. Lo scrive in una nota Sonia Alfano, degli "Amici di Beppe Grillo". «Ci siamo avvicinati al candidato sindaco per porre qualche domanda», ha affermato Sonia Alfano.«Volevamo che ci dicesse quanti giorni avrebbe passato a Salemi, in caso di elezione e se ritenesse giusto che un pregiudicato come lui, condannato per aver diffamato alcuni componenti del poll antimafia, tra cui Gian Carlo Caselli, facesse parte delle istituzioni. Per tutta risposta – ha proseguito Sonia Alfano – siamo stati strattonati, aggrediti ed allontanati da alcuni presenti sotto al palco».

, a cura di Peppe Paino