Salvatore Sarpi
Gazzetta del Sud
Lipari- Un'ampia operazione di controllo ambientale, volta a prevenire e a verificare eventuali fenomeni di inquinamento delle acque marine, è in corso a Lipari. Al lavoro il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, sommozzatori dell'Arma, tecnici e funzionari dell'Arpa. Il controllo è scattato anche a seguito di segnalazioni, interrogazioni e interpellanze parlamentari che ponevano in risalto situazioni di potenziale pericolosità per la salute pubblica. I sub si sono immersi nell'area antistante il porto di Pignataro di Lipari al largo di monte Rosa e a Porto delle genti nella baia sulla quale si affacciano diverse strutture alberghiere. È chiaro, viste le immersioni nel tratto di mare limitrofo al monte Rosa che l'attenzione è incentrata sulla condotta sottomarina dell'impianto di pretrattamento dell'isola. Impianto di pretrattamento che, per l'appunto, è stato fatto oggetto di una visita da parte di tecnici e uomini dell'Arma. Una verifica sul campo che, stante a quanto trapela, andrebbe a fare coppia con le verifiche che si stanno effettuando in ambito sottomarino. Sull'operazione, che a quanto pare è destinata ad andare avanti ancora per altri giorni e che potrebbe allargarsi anche ad altre isole (Vulcano su tutte) viene mantenuto il massimo riserbo. È opportuno ricordare, tra l'altro, che l'impianto di pretrattamento liquami di Lipari ormai da diverso tempo non è in grado di sopperire, vuoi per lo stato di vetustà che per l'aumentato numero degli utenti, a quelle che sono le necessità dell'isola. Al punto che un nuovo impianto di depurazione rientra nelle opere a cui sta alacremente lavorando il prefetto Francesco Alecci nelle sue vesti di commissario governativo.E continua incessante l'operato dei carabinieri sul territorio isolano. Un rafforzamento degli organici sta chiaramente permettendo l'effettuazione di servizi sempre più capillari. Ad esempio a Panarea dove il rafforzamento (7 carabinieri invece dei soliti 3) ha dato subito i suoi frutti. Nell'isola i carabinieri hanno sottoposto a controllo Abdjabar Mellekh, Walid Bougemau, tunisini, ed Abdellah Elaziri, nmarocchino. I tre extracomunitari, sprovvisti di qualsiasi documento, sono stati sottoposti all'accertamento Afis che ha evidenziato per tutti e tre un provvedimento di espulsione dall'Italia. Dopo le formalità di rito sono stati trasferiti al carcere di Gazzi in attesa del processo per direttissima.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/27/2008
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